Per la tutela idrogeologica e lo sviluppo dell'area produttiva dell'Osmanno, è stato siglato ieri al Novotel un protocollo d'intesa, il primo di questo genere, tra l'Autorità di bacino del fiume Arno e il Comune di Sesto Fiorentino. Alla firma del protocollo erano presenti l'assessore all'ambiente e all'urbanistica del Comune di Sesto, Pietro Rubellini e il segretario dell'Autorità di bacino, Giovanni Menduni. L'oggetto del protocollo è quello di individuare specifiche misure da adottare per mitigare il rischio idraulico nell'area dell'Osmannoro che "rappresenta - ha affermato Rubellini - il punto di diamante dello sviluppo produttivo di Sesto".
L'area dell'Osmannoro definita tra la sinistra del Fosso Reale, la destra del Canale Macinante e l'autostrada A11 è a rischio idraulico, dovuto sia agli effetti delle inondazioni delle cosiddette 'acque basse' del reticolo idrografico minore afferenti alle reti di bonifica, sia agli effetti delle inondazioni conseguenti alle piene non contenute negli alvei dell'Arno e del Bisenzio. L'obiettivo del protocollo è quello di garantire maggiori margini di sicurezza per gli insediamenti esistenti e programmare con adeguata affidabilità lo sviluppo del polo produttivo e infrastrutturale, così come definito dagli strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale.
Queste misure comprendono interventi strutturali con opere di importanza strategica come la cassa di espansione dei Renai di Signa e quella dell'Argingrosso che è inserita nel progetto delle grandi Cascine. Per raggiungere la sicurezza idraulica finalizzata ad uno sviluppo sostenibile dell'area produttiva, saranno integrati interventi non strutturali, come piani di protezione civile e linee guida per la realizzazione degli edifici.