Quando Nanni Moretti al Palacongressi di Firenze ha aperto l'incontro di stasera tra l'ex segretario della Cgil e i movimenti sul tema: "Costruiamo insieme un futuro diverso", l'edificio tremava dagli applausi. Una vera ovazione nei confronti di Cofferati che, di fatto, stasera, viene incoronato dai movimenti come leader della sinistra alternativa a quella che ha perso le ultime elezioni politiche.
Si calcola che ci siano arrivate almeno 10.000 persone, visto che oltre ai posti seduti molti sono in piedi e c'è gente anche fuori dal Palacongressi.
Il regista anima il fantasma di leader che "non scaldano il cuore e per come si comportano ci fanno perdere": l'allusione ai D'alema e Fassino è continua.
I nomi non vengono quasi pronunciati, ma il pubblico applaude consapevole e il ricordo torna a piazza Navona nel febbraio dell'anno scorso quando Moretti accusò i leader presenti a quella manifestazione (Rutelli, Fassino e D'Alema) di non saper parlare alla gente e di portare il centrosinistra a una nuova sconfitta. Moretti sostiene che Cofferati, al contrario, "scalda i cuori" e fa capire che con lui si vince.
UN tono ancora più di rottura per i diversi esponenti dei movimenti che intervengono, primi gli organizzatori delle serata, il "Laboratorio per la democrazia", "Girotondi per la democrazia", "Insieme a sinistra": per loro la discriminate principale è l'avversione per la guerra degli USA.
Le frasi degli oratori movimentisti (tra cui anche l'europarlamentare DS Guido Sacconi, rappresentante della minoranza interna) ricevono anche l'applauso dei dirigenti DS presenti (Fabio Mussi, Pietro Folena, Gloria Buffo, Giovanna Melandri) che con l'associazione Aprile hanno promosso questo incontro tra partiti e movimenti.
Per la partecipazione sentita del pubblico dei movimenti e dalle considerazioni di esponenti dei girotondi Cofferati è già da tempo il leader della sinistra e stasera ha avuto solo un'incoronazione ufficiale. Sono in molti tra cui Flores d'Arcais, Pancho Pardi e Paul Ginzburg a ricordare come Cofferati con la battaglia sull'articolo 18 ha dimostrato di saper fare un'opposizione vincente costringendo, come ha sottolineato Flores d'Arcais, Berlusconi a "battere in ritirata" sostenendo che la modifica dell'art.
18 non è una questione importante.
Finalmnente Cofferati prende la parola: il suo discorso è però da candidato segretario, oltre che da leader della sinistra, sottolinea l'importanza che il partito apra ai girotondi e ai movimenti, non ne abbia paura considerando queste iniziative un valore per costruire il fronte più ampio possibile con partiti e movimenti per battere Berlusconi. Poi conferma una ad una le "richieste" degli intervenuti e rassicura anche sul tema della guerra. La folla è in tripudio.