Nel terzo trimestre 2002, sono aumentate le vendite della grande distribuzione (+3,3%) regionale, ma è rallentata la crescita dei piccoli esercizi, segnando così nel complesso un tasso di incremento inferiore di quasi due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2002. Si è venduto di più per abbigliamento, calzature e articoli di cuoio, mentre si sono arrestate le vendite dei prodotti legati alla casa (mobili, elettrodomestici, articoli vari) e continuano a diminuire quelle legate alla lettura in generale.
Questo in estrema sintesi il quadro che emerge dall'indagine sull'indice delle vendite luglio-settembre 2002 svolta dall'Istat nell'ambito dell'Osservatorio regionale sul commercio, realizzato da Unioncamere Toscana e Regione Toscana.
La crescita delle vendite dei prodotti alimentari (+1,2%) e di quelli non alimentari (+0,8%) è dovuta soprattutto alla grande distribuzione, che segna in entrambi i settori un incremento superiore a tre punti percentuali, mentre nella distribuzione tradizionale le vendite mostrano un forte rallentamento registrando solo un +0,1% nell'alimentare e +0,5% per i prodotti non alimentari.
In tutte le tipologie di prodotti sono stati più dinamici gli esercizi non specializzati, seguiti, fra gli specializzati, dal gruppo tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio, che hanno ottenuto un buon +2,4%.
Positiva è stata anche la performance del gruppo farmaceutici, medicali, cosmetici, articoli di profumeria (+1,2%), mentre le vendite del settore mobili, articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv hanno registrato una variazione nulla rispetto al livello raggiunto nel 2001. Piuttosto negativo infine l'andamento del gruppo libri, giornali, articoli di cartoleria, altri prodotti, che con un -1,9% ha conseguito il peggior risultato trimestrale degli ultimi due anni.
Per maggiori informazioni: lauretta.ermini@tos.camcom.it - riccardo.perugi@tos.camcom.it
E' stata avviata, come di consueto, una nuova rilevazione semestrale per la valutazione dell'andamento congiunturale dell'artigianato in Toscana nel corso del 2002.
L'indagine si inserisce nel programma di attività dell'Osservatorio Regionale sull'Artigianato in Toscana (ORTA), che Unioncamere realizza in convenzione con la Regione Toscana ed in collaborazione con Confartigianato Toscana, C.N.A. Toscana e le associazioni regionali di CGIL, CISL e UIL.
L'indagine prevede circa 6.300 interviste telefoniche mediante CATI in tutto il territorio regionale a imprese artigiane manifatturiere, edili e di servizi. La rilevazione presso le imprese viene realizzata dalla società Pragma di Roma, che terminerà le interviste telefoniche entro il prossimo 31 gennaio.
Per maggiori informazioni: simone.bertini@tos.camcom.it
Sarà presto disponibile presso Unioncamere Toscana la ristampa del primo rapporto regionale sul sommerso ("Lavoro sommerso e contratti atipici: un'analisi sul campo", del marzo 2002), condotto dall'Università di Firenze e dal Ciriec nell'ambito delle iniziative di studio promosse dal Comitato scientifico istituito presso l'Unione Regionale (composto da rappresentanti dell’università, di istituti di ricerca specializzati e del sistema camerale toscano) con lo scopo di fornire le dimensioni e i meccanismi di funzionamento del fenomeno del lavoro sommerso in Toscana e costituire, così, un supporto alle decisioni delle commissioni provinciali e regionale per l’emersione del lavoro non regolare.
Per maggiori informazioni: simone.bertini@tos.camcom.it