E’ un arcipelago di oltre 2000 aziende con quasi 500 miliardi di vecchie lire di fatturato, il mondo della piccola editoria toscana. Una realtà potenzialmente strategica per la diffusione del patrimonio culturale locale ma che incontra principalmente la difficoltà di farsi conoscere, di mettere in atto processi di autopromozione, talvolta anche di arrivare in libreria, che rimane il principale canale di vendita. Con queste considerazioni il consigliere Franco Banchi ha illustrato, in Commissione Cultura del Consiglio Regionale, una proposta di legge dal titolo “Sostegno, promozione e valorizzazione della piccola editoria che privilegia opere di interesse locale o regionale”.
Per il proponente, sostenere la piccola editoria significa innescare un circuito virtuoso per la salvaguardia del patrimonio culturale locale e regionale la salvaguardia della professionalità e dell’ artigianato locale storicamente forte nel settore. La piccola editoria di qualità è, inoltre, uno dei volani privilegiati della toscanità. La proposta non prevede incentivi economici diretti ma individua forme di valorizzazione e promozione, quali l’istituzione di un Premio letterario regionale, l’assegnazione di un premio in concomitanza della Festa della Toscana, l’attribuzione di un marchio di “toscanità” alle imprese che concorrono al premio.