FIRENZE- Studente di 23 anni, pisano, campione del mondo di fioretto individuale. E' questo l'identikit di Simone Vanni, l'atleta che il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha premiato ieri come "Sportivo toscano dell'anno", riconoscimento assegnato per la prima volta mediante un meccanismo di votazione che ha coinvolto l'intero mondo dello sport toscano e tutti i cittadini che vi hanno voluto partecipare telefonando ad un numero verde gratuito ed attivo 24 ore su 24 nel periodo 25 novembre - 8 dicembre.
L'esito di questa consultazione non ha lasciato adito a dubbi: Vanni si è classificato primo con quasi il 50 per cento delle preferenze, superando di gran lunga gli altri campioni presenti nella cinquina dei candidati, nomi importanti nel panorama dello sport nazionale ed internazionale come l'allenatore dell'Empoli Calcio Silvio Baldini (25 per cento), come il ciclista vincitore della coppa del mondo 2002 Paolo Bettini (15 per cento), come l'arbitro internazionale Pierluigi Collina (8 per cento) e come il pivot della nazionale di basket e leader della Mens sana Siena, Roberto Chiacig (2 per cento).
Vanni non è il solo vincitore del Pegaso per lo sport 2002 perché da quest'anno un secondo titolo, quello al "fair-play" si è affiancato al Pegaso per lo sportivo dell'anno.
Il premio è stato attribuito su segnalazione dell'Ussi ad Angelo Di Livio, il "soldatino" della Florentia e della nazionale che ha conquistato tutta l'Italia con la dimostrazione del suo attaccamento alla maglia viola, per la quale ha accettato di giocare in C2 pochi mesi dopo i Mondiali in Corea e Giappone.
Simone Vanni è nato a Pisa il 16 febbraio del 1979. Studente di Scienze politiche, ha iniziato a tirare di scherma nel 1988, a soli otto anni. Nel 2001 ha vinto gli europei assoluti di fioretto individuale maschile.
Nel 2002, sotto la guida del maestro Antonio Di Ciolo, ha vinto gli europei assoluti a squadre ed infine, lo scorso 19 agosto, i campionati del mondo di fioretto maschile individuale. Vanni continua ad allenarsi presso la Us Pisa-Scherma.
E' ormai un appuntamento fisso per tutto il mondo dello sport toscano, il momento in cui si premiano atleti e società che si sono particolarmente distinti, ma anche l'occasione per tentare un bilancio dell'anno agonistico che si è chiuso, per guardare alle prospettive per l'anno prossimo, e più in generale, per rilanciare la cultura dello sport nei suoi valori più autentici.
Tutto questo è il Pegaso per lo Sport, il premio istituito dalla Regione Toscana che dal 1996 affianca il Pegaso d'oro, riservato a personalità ed istituzioni impegnate in favore dei diritti umani, ed il Pegaso per la cultura, assegnato a partire dal 1997 ad artisti e intellettuali. Giunto alla quinta edizione il premio, che si avvale inoltre della collaborazione dell'Ussi, ovvero del gruppo toscano dei cronisti sportivi, del Coni regionale e del Museo del calcio di Coverciano, si propone quest'anno con molte novità, frutto anche del suo successo e del suo crescente rilievo.
Per la prima volta infatti i cittadini toscani sono stati chiamati a pronunciarsi per individuare lo "Sportivo toscano dell'anno", scegliendolo tra una cinquina di candidati tramite telefonata ad un apposito numero verde. Non solo. A partire da quest'anno il Pegaso raddoppia e viene affiancato da un "Premio al fair-play", assegnato su indicazione dell'Ussi. Si tratta di un riconoscimento ad un atleta - o a un tecnico, un tifoso, uno sportivo amatoriale - che abbia una storia da raccontare, un gesto di civiltà da testimoniare.
Le precedenti edizioni
Il primo Pegaso per lo Sport, nel 1996, consentì di premiare gli atleti toscani che avevano conquistato medaglie ad Atlanta.
Nella seconda edizione fu attribuito a nove atleti e a tre società particolarmente attive nell'opera di diffusione dello sport di base.
Nel gennaio 2001, dopo le Olimpiadi di Sidney, la terza edizione, con ben 63 atleti protagonisti delle più svariate discipline: alcuni conosciutissimi al grande pubblico, altri meno, ma tutti accomunati dai successi riportati in campo internazionale. E tutti rappresentativi della Toscana dello sport che vince, di una regione cioè che, a presentarsi da sola alle Olimpiadi, ad Atlanta avrebbe preso più medaglie della Gran Bretagna e della Svezia e a Sidney più della Nuova Zelanda, della Croazia, del Brasile o del Sud Africa.
Sono stati 35, invece, gli atleti premiati l'anno scorso. Tra di essi protagonisti dell'atletica leggera come Fiona May, Fabrizio Mori, Elisabetta Perrone e Nicola Vizzoni, del canottaggio come Leonardo Pettinari, della scherma come Salvatore Sanzo, del ciclismo come Paolo Bettini, della pallanuoto, come gli "azzurri" della Rari Nantes Florentia. Ma quella del 2002 è stata anche l'edizione del primo premio allo "sportivo toscano dell'anno", assegnato a Franco Ballerini, commissario tecnico della nazionale di ciclismo.
La storia di questo premio registra anche un Pegaso straordinario, assegnato nel luglio 2000 al team di di Luna Rossa, protagonista della finale dell'America's Cup ad Auckland, avventura sportiva ideata e costruita in gran parte sul mare toscano.
Un altro Pegaso straordinario è previsto per i primi mesi del prossimo anno: sarà assegnato al team della Ferrari, reduce dalla conquista del dodicesimo titolo iridato.
Una "candidatura" avanzata dall'Ussi in considerazione del contributo della Toscana, con il circuito del Mugello, alle affermazioni delle Rosse di Maranello.
Una regione dove lo sport è di casa
La Toscana, in ogni caso, non è solo sport di vertice, ma anche uno sport di base ampiamente diffuso e praticato, senza il quale, del resto, non ci sarebbero grandi risultati. I dati più recenti a disposizione offrono il quadro di una regione dove la pratica sportiva, anche quella non organizzata, risulta in costante crescita, con una domanda di spazi e opportunità sempre più forte.
Sono sufficienti i dati sui tesserati per dare la misura di quanto lo sport sia diffuso in Toscana: si parla di oltre 300 mila tesserati, ovvero di circa il 15 per cento dei cittadini compresi tra gli zero e i 60 anni. E' una realtà fatta anche di 9.500 associazioni sportive e di oltre 8 mila impianti. E ai tesserati andrebbero aggiunti quanti - come il ciclista amatoriale o il tennista del fine settimana - fanno sport in modo non organizzato, al di fuori delle federazioni e degli enti di promozione.
Uno sport inteso in primo luogo come una diversa fruizione del tempo libero e come maggiore attenzione per il benessere psico-fisico.
Il prossimo 14 febbraio sarà di nuovo festa per lo sport. E' fissata per quella data, infatti, la consegna alla Ferrari del 'Pegaso Straordinario per lo Sport 2002', un riconoscimento analogo a quello assegnato lo scorso anno al team di Luna Rossa, che va ad integrare i 'Pegaso' attribuiti allo 'Sportivo toscano dell'anno' ed al 'Fair Play'.
L'assegnazione di un premio da parte della Regione alla scuderia di Maranello era stata annunciata all'indomani della conquista del dodicesimo titolo iridato, sulla base di una segnalazione al presidente Claudio Martini da parte della sezione toscana dell'USSI, Unione stampa sportiva italiana.
"Siamo orgogliosi di assegnare alla Ferrari il Pegaso per lo sport - ha detto il presidente della Regione, Martini - non solo per i grandi risultati ottenuti, ma anche perché nelle vittorie Ferrari c'è un pezzetto di Toscana".
E', infatti, nel circuito del Mugello che il Cavallino rampante collauda i propri bolidi e proprio al Mugello è stata messa a punto la macchina che ha dominato il compionato del mondo di Formula Uno. Del resto il legame tra la Toscana e le Rosse di Maranello è testimoniato anche dalla presenza di numerosi club di tifosi sparsi nella regione e dall'interesse più volte mostrato da Michael Schumacher di trovare casa in Toscana.
"Credo sia giusto premiare - ha aggiunto Martini - non solo la bravura di Schumacher e di Barrichello, ma anche il grande lavoro di squadra che sta dietro ai loro successi, a partire dalla professionalità dei meccanici, dei progettisti, dei tecnici.
Voglio esprimere a loro, al presidente Montezemolo, a Jean Todt e a Ross Brawn i miei migliori complimenti".
"Il Pegaso per lo sport sta crescendo e sta maturando una propria identità. La novità di quest'anno, l'introduzione della votazione popolare, si è rivelata una scommessa vincente: oggi assegnamo un premio che non è più arbitrariamente attribuito dalla Regione, ma voluto da tutta la Toscana". Così il presidente della Regione, Claudio Martini, ha sottolineato l'importanza simbolica del Pegaso allo sport, il riconoscemento regionale allo "Sportivo toscano dell'anno" consegnato oggi al campione del mondo di fioretto individuale maschile, Simone Vanni, giovanissimo atleta pisano.
"In questi anni abbiamo voluto coinvolgere un numero sempre maggior numero di soggetti possibile, trasformando il Pegaso in una festa per l'intero mondo dello sport toscano.
Sono andate in questo senso le collaborazione istaurate con il Coni e con l'Ussi, l'unione della stampa sportiva toscana. Ed in questa direzione va anche la decisione di far sì che siano direttamente i tifosi, gli appassionati di sport a decidere quale campione premiare tra le tante figure eccellenti che anche lo scorso anno si sono affermate".
La votazione popolare, condotta attraverso un numero verde attivo 24 ore su 24, ha premiato Vanni su una rosa di cinque nomi eccellenti candidati allo stesso titolo: Silvio Baldini, allenatore dell'Empoli Calcio, Paolo Bettini, vincitore della Coppa del mondo di ciclismo su strada, Roberto Chiacig, pivot della Mens Sana Siena e della nazionale e Pierluigi Collina, arbitro internazionale di calcio.
Durante la cerimonia oltre al titolo di "Sportivo toscano dell'anno" sono stati attribuiti il premio al "Fair Play", assegnato su segnalazione dell'Ussi toscana al calciatore Angelo di Livio, capitano della Florentia Viola, rimasto fedele alla maglia nonostante le traversie subite dalla squadra fiorentina, e numerosi premi a tutti gli atleti toscani vincitori di medaglie europee o mondiali.
Il presidente Martini ha consegnato a Vanni e Di Livio due vere e proprie opere d'arte, raffiguranti il cavallo alato simbolo della Regione, realizzate dallo scultore aretino Paolo Fabiani, ed ha annunciato per il prossimo 14 febbraio l'assegnazione di un Pegaso straordinario allo sport, attribuito al team Ferrari per la conquista del dodicesimo titolo mondiale.