Quanti sono i canili ed i canili rifugio previsti dalla normativa regionale? Il Comune ha un'anagrafe canina? Per quale motivo la Regione non pubblica un elenco dei canili autorizzati? Sono alcuni dei quesiti posti, in una interrogazione, dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «Per la normativa in vigore - scrive Pieri - i Comuni, singoli o associati, devono provvedere alla costruzione o al risanamento dei canili municipali nonché dotarsi dei cosiddetti "canili rifugio". La leggi impongono poi di attuare provvedimenti per prevenire il randagismo e, in questo modo, per arginare il maltrattamento degli animali.
Il randagismo, però, è in costante aumento, e i dati a livello nazionale parlano di un incremento di circa 150 mila unità ogni anno, come peraltro rilevato già in una circolare del Ministero della Sanità del 14 maggio 2001». «I soldi ci sono - prosegue l'interrogazione - un'apposita legge prevede finanziamenti statali per la costruzione, ristrutturazione e gestione dei canili, per il mantenimento dei cani randagi rifugiati, l'anagrafe canina, la cattura, il trasporto e la sterilizzazione dei cani, le strutture ambulatoriali, le convenzioni con associazioni di soccorso e cura degli animali».
«L'obiettivo - ha rilevato Pieri - è quello di dotarsi di strutture dignitose nel rispetto delle norme igienico-ambientali e della normativa sul maltrattamento degli animali». Per questo motivo il consigliere di Forza Italia chiede di conoscere «quali sono i programmi dell'amministrazione in merito alle disposizioni di legge statale e regionale».