Incentivi per favorire la sostituzione e l’adeguamento delle caldaie e per aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere le spese di manutenzione e di verifica degli impianti termici.
Li ha decisi la Giunta Provinciale e questa mattina li hanno presentati alla stampa in Palazzo Medici Riccardi il presidente Michele Gesualdi e l’assessore all’ambiente Riccardo Gori.
Un nuovo fondo, per circa 400mila euro, sosterrà a partire dal 2003 le famiglie di basso reddito nell’affrontare oneri economici derivanti da interventi prescritti di sostituzione o di adeguamento degli impianti termici.
Il fondo potrà essere destinato anche a compensare le spese di verifica in tutti i casi nei quali sia accertata la condizione di disagio economico delle famiglie. Si stima che quelle in difficoltà siano alcune centinaia, molte quelle di anziani.
“Per l’autocertificazione delle caldaie la legge nazionale ha previsto una tassa iniqua che fa ricadere su tutti i cittadini i costi dei controlli” sostiene con grande convinzione il presidente Gesualdi. “Non si può far pagare questi costi a chi è in regola.
E’ ingiusto e la Provincia si è posta il problema di come intervenire per ridurre gli effetti perversi della normativa almeno per quanto riguarda i cittadini più deboli”.
“Questo – aggiunge l’assessore Gori - dopo che la Provincia ha già fissato al livello più basso, 5 euro l’anno, l’importo chiesto per l’autocertificazione a tutti gli utenti, in alternativa ai 75 euro di costi tecnici ipotizzati dallo Stato per ciascun singolo controllo a campione, perché riteniamo che, anche se necessaria per garantire la sicurezza degli impianti, la spesa dei controlli debba incidere nel minor modo possibile sui bilanci delle famiglie italiane”.
La Giunta provinciale ha poi deciso di costituire un secondo fondo annuale per incentivare l’innovazione del parco caldaie nella direzione del risparmio energetico e della lotta all’inquinamento.
L’importo di questo fondo sarà definito in un secondo tempo, dopo aver cercato intese per una compartecipazione delle aziende territoriali fornitrici di energia. Sarà comunque un importo consistente, adeguato agli obiettivi che la Provincia intende raggiungere.
Resta, ovviamente, il problema della legge nazionale, e la Provincia di Firenze, hanno preannunciato oggi Gesualdi e Gori, ha presentato proposta formale all’Unione delle Province d’Italia per un’azione concertata degli enti locali nei confronti del Governo perché, limitatamente alle prime case, tutte le spese sostenute per la messa a norma degli impianti termici che già non lo siano diventino detraibili dall’imposta sui redditi delle persone fisiche.
Intanto, già nei giorni scorsi e sempre in considerazione delle difficoltà ad applicare la legge nazionale, la Giunta provinciale ha deciso lo slittamento al 30 giugno del termine per presentare l’autocertificazione che attesta l’avvenuto controllo delle caldaie e per versare il relativo “balzello” di 10 euro (per due anni).
Da ricordare infine che la Provincia ha competenza, per quanto riguarda i controlli delle caldaie, su tutti i comuni con meno di 40mila abitanti.
Per quelli più grandi provvede, invece, l’Amministrazione comunale.