Sabato 18 gennaio 2003 (ore 18), Luca Pignatelli, milanese quarantenne, inaugurerà una personale alla Galleria Poggiali e Forconi-Arte Contemporanea. La mostra raccoglie oltre venticinque lavori recenti e viene presentata in catalogo da Danilo Eccher, responsabile del museo
MACRO di Roma.
Pignatelli torna a Firenze a distanza di quattro anni, come a tracciare un ideale bilancio, quasi a sancire un period, a lanciarne uno nuovo, che lo ha visto protagonista in maniera sempre crescente non solo in Italia ma anche all'estero.
Dalle recenti mostre a Berlino, Madrid, negli Stati Uniti a Los Angeles, San Francisco e New York la dimensione artistica si è arricchita, senza mai abbandonare il supporto distintivo della canapa, di tonalità diverse e di suggestioni nuove, legate all'indagine non solo dell'architettura moderna ma anche di quella arcaica, archeologica e mitologica.
E' autore di un realismo visionario che trova i suoi soggetti nella memoria, ha dipinto cicli di locomotive a vapore e aerei da guerra descrivendoli come simboli di potenza e metafore dell'idea del tempo.
Alla fine degli anni Novanta ha ricreato una magica New York emersa dagli archivi cinematografici americani.
I suoi treni, i suoi mezzi pesanti e i suoi aerei, dipinti sui teloni d'epoca che coprivano i vagoni merci negli anni trenta, hanno fatto il giro del mondo.