Approvato il bilancio preventivo 2003 dell'Università di Firenze
Papini (Verdi): «Disastrosi i tagli al bilancio decisi dall'università»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 dicembre 2002 18:59
Approvato il bilancio preventivo 2003 dell'Università di Firenze<BR>Papini (Verdi): «Disastrosi i tagli al bilancio decisi dall'università»

Il bilancio di previsione per il 2003 è stato approvato dal Consiglio di amministrazione dell’ateneo, riunito questa mattina presso il rettorato.
In un documento che accompagna la delibera, l’organo di governo universitario sottolinea “la gravità della situazione economica determinata dalle scelte della legge finanziaria che indeboliscono l’Università pubblica e la sua autonomia; invita il Rettore a proseguire nella sua azione di denuncia delle inadempienze e delle responsabilità dello Stato che non consentono uno sviluppo ed una crescita della formazione e della ricerca pubbliche; ritiene assolutamente da evitare la gestione provvisoria del bilancio come transizione al commissariamento dell’Ateneo – è scritto nel documento - decide di procedere, subito dopo l’approvazione del bilancio, ad una revisione dello stesso che tenga conto delle eventuali maggiori entrate che si dovessero realizzare, di una maggiore omogeneità nella ridistribuzione dei tagli tenuto conto di priorità quali i servizi agli studenti e la ricerca, della salvaguardia di situazioni più deboli o comunque indispensabili per il funzionamento dell’Ateneo”
Il Consiglio di amministrazione ha, inoltre, indicato alcuni beni immobili (a Fiesole, a Borgo San Lorenzo e a Civitella Val di Chiana), non strumentali alle attività istituzionali dell’Ateneo, che dovranno essere venduti nel corso del 2003.

E’ stata, quindi costituita una commissione istruttoria mista Senato accademico – Consiglio di amministrazione che supporterà il lavoro degli organi collegiali per la revisione del bilancio stesso, in programma già nelle prime settimane di gennaio.
“L’approvazione del bilancio 2003 è un atto di responsabilità perché l’Ateneo deve andare avanti, – ha detto il rettore Augusto Marinelli – anche se nell’attuale situazione non si possono ipotizzare interventi di sviluppo per il futuro, ma anzi abbiamo messo mano ad un drastico ridimensionamento delle attività”.


«L'università è il principale motore culturale ed economico di Firenze. I tagli della legge finanziaria e una politica poco attenta alle esigenze di bilancio rischiano di determinare una lunga serie di conseguenze negative per la città». Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «Molti giovani ricercatori con contratti a tempo saranno costretti ad emigrare o a cambiare professione - ha aggiunto Papini - nella stessa situazione sono molti giovani ricercatori a contratto del centro nazionale delle ricerche.

L'inevitabile scadimento della didattica ed il forte incremento delle tasse universitarie determinerà poi l'esodo di molti studenti verso sedi meglio equipaggiate e meno care». Secondo il capogruppo dei Verdi «i nuovi e costosi edifici universitari, causa di parte del dissesto, rimarranno così poco frequentati e l'università rischierà di diventare principalmente un ente erogatore di stipendi». «Il Comune deve farsi carico di una discussione su tale tema, come abbiamo già sollecitato da almeno due mesi - ha concluso Papini - dobbiamo inoltre chiedere più fondi per l'università a livello nazionale, anche con l'otto per mille, un fondo regionale per la ricerca di base, valutare se e come l'ateneo possa cedere alcuni dei nuovi edifici che rischiano di essere solo un peso e dare un impulso decisivo alla ospitalità verso gli studenti fuori sede, spesso vittime del mercato degli affitti.

Da tempo, come soluzione, abbiamo chiesto di utilizzare alcune caserme dismesse. Siamo ancora in attesa di risposte da parte dell'amministrazione comunale».

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