Coinvolti ancora nel tourbillon delle feste, gli amiatini non cessano di divertirsi e darsi al bel tempo: tutta una serie di manifestazioni li attende ancora per celebrare la fine dell’anno e inaugurare quello che verrà. E mentre gli ultimi fuochi delle fiaccole di Abbadia si vanno spegnendo e si consumano gli avanzi del banchetto natalizio, ecco che ci si prepara a nuovi banchetti e nuove kermesse.
Nel versante senese dell’Amiata, mentre tutti gli alberghi – della montagna e delle valli – propongono serate di capodanno con musiche e giochi e, soprattutto, raffinatissimi menu, gli appuntamenti sono più sobri e compassati: il primo dell’anno, all’abbazia del San Salvatore di Abbadia, esibizione delle reliquie nel pomeriggio.
I monaci cistercensi aprono al pubblico le porte dei loro reliquiari barocchi, contenenti un patrimonio invidiabile e preziosissimo di resti di santi che verranno benedetti nel primo giorno dell’anno. E in serata, sempre nella prestigiosissima cornice dell’Abbazia, concerto di Capodanno con vari gruppi musicali che eseguono brani di musica classica, per appagare la sete di cultura dopo i banchetti e le danze.
Molto vivace il capodanno di Piancastagnaio, dove per altro prosegue, fino alla Befana, la mostra di presepi e la mostra di pittura alla Rocca Aldobrandesca (continua anche fino al 6 gennaio la ricca esposizione di presepi a Saragiolo, con presepi provenienti da tutto il mondo e alcuni fatti da artigiani locali).
Il 28 dicembre, al Teatro Belvedere, alle 21.00, si esibisce la concert band Giacomo Puccini di Abbadia San Salvatore e il 31 dicembre, tra danze, fuochi di artificio, musiche e allegria, tutti in Piazza Castello per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo all’aperto.
Nel versante grossetano, mentre ancora si pattina nella pista da ghiaccio di Arcidosso, si dà il saluto al vecchio anno a Castel del Piano, con l’accensione della fiaccola in piazza Garibaldi e offerta di vin brulé nel pomeriggio del 31.
La sera del primo gennaio, concerto della filarmonica Gioacchino Rossini nella meravigliosa Chiesa della Prepositura, tra gli affreschi dei Nasini. Mentre prosegue fino al 28 la festa dell’olio a Seggiano, si prepara per il 30 la fiaccolata di Santa Fiora: i ragazzi portano le fiaccole accese sulle spalle per poi bruciarle tutte insieme in un enorme falò nella piazza principale. Lo stesso giorno, una fiaccolata si svolge anche a Cellena, la Catasta del Buon Auspicio: ogni anno la catasta viene fatta più grande, con un aumento alla base di dieci centimetri.
Un rinfresco finale conclude l’evento.
E subito dopo il capodanno, via alle befanate in tutta l’Amiata, con canti di questua e banchetti pantagruelici.