4 milioni di euro circa per il Programma locale di Sviluppo sostenibile del Mugello, Montagna fiorentina e Val di Bisenzo. Il finanziamento alle tre Comunità Montane è stato approvato dalla Regione Toscana e consente di realizzare una buona parte dei progetti presentati nell’ambito del Programma locale di Sviluppo sostenibile dai tre enti assieme alle categorie economiche delle rispettive zone.
I 4 milioni di euro sono stati destinati a 8 dei 17 progetti presentati, 4 dei quali interessano il Mugello (finanziamento complessivo 2.378.748 euro): il progetto di cablaggio a larga banda delle aree produttive, turistiche e commerciali dell’Alto Mugello a cura di Consiag spa (investimento complessivo 2.195.598 euro, finanziamento concesso 1.097.799 euro) e i progetti riguardanti il rifacimento della strada comunale di Montecuccoli di collegamento tra Mugello e Val di Bisenzio (investimento 1.032.914 euro, finanziamento concesso 516.457 euro), la ristrutturazione e il completamento dell’ex scuola elementare di Campigno nel comune di Marradi per l’ampliamento della capacità ricettiva per attività escursionistiche (investimento 154.937 euro, finanziamento 92.962 euro), ed infine la realizzazione di una strada di servizio dell’area industriale di Pianvallico nel comune di Scarperia (investimento 1.343.059 euro, finanziamento 671.530 euro).
Il Programma, naturale proseguimento del Patto territoriale dell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo del 2000, è il risultato del processo di concertazione che si è consolidato tra gli enti e i soggetti presenti nell’area toscana delle Comunità Montane del Mugello, Montagna fiorentina e Val di Bisenzio.
La concertazione avviata con il Patto territoriale dell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo si è ormai consolidata in un parternariato istituzionale tra Comunità Montane toscane ed emiliano-romagnole del crinale e sono in corso di realizzazione o allo studio nuovi progetti, tra questi ultimi anche un progetto di cooperazione interregionale nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG III, per valorizzare in chiave turistica il crinale appenninico e le sue vie di comunicazione individuando nuovi approcci in cooperazione con altre aree d’Europa.