CINIGIANO- “La miglior scelta di quest’anno avrà una qualità senza dubbio superiore a quella del 2001”. Lo ha detto Stefano Alessandri, presidente del Consorzio di tutela del Montecucco Doc.
Sebbene la stagione non fosse partita sotto i migliori auspici, a causa di un clima scarsamente piovoso e un sole debole d’agosto che ha rischiato di pregiudicare la maturazione delle uve, per la giovane doc amiatina, nata appena 4 anni fa, si annuncia un’annata da favola.
“Parlando di quantità, con l’entrata in produzione di nuove vigne – incalza Alessandri - abbiamo raggiunto quest’anno i 230ettari di superficie operativa, con una previsione di circa 300.000 bottiglie”.
“Riguardo ai prezzi, posso soltanto dire che i coltivatori che hanno venduto l’uva lo hanno fatto praticando prezzi nell’ordine delle 250mila lire al quintale.
Dei vini non esiste, al momento, alcuna quotazione ufficiale, perché quelli della vendemmia del 2002, così come stabiliscono le regole, saranno sul mercato a partire dal febbraio 2003, per i bianchi e il Vermentino, e da aprile per il rosso e il Sangiovese. Per la Riserva, che si ricava da queste ultime due tipologie, si dovrà invece attendere il 2004, visto che è previsto un invecchiamento minimo di due anni (di cui 18 mesi in botti di rovere) a decorrere dal 1° novembre.
“So che sembra banale – ha concluso Alessandri - dire che l’ultima annata è sempre la migliore, però per questo 2002, caratterizzato da un malessere comune che ha spinto alcune Doc come il Chianti a proporre di non fare la riserva, o il Brunello di Biondi Santi, addirittura a non uscire affatto, noi rassicuriamo tutti e diciamo, anzi, che il Montecucco 2002 sarà un vino eccellente”.