FIRENZE- La Toscana è fra le regioni più efficienti nell'utilizzo dei finanziamenti assegnati dal Fondo sociale europeo, che ammontano complessivamente a oltre 656 milioni di euro per gli anni 2000-2006, con l'obiettivo di creare nuove opportunità nei settori della formazione, della qualificazione delle risorse umane e dell'occupazione. A evidenziare la buona performance della Toscana, che risulta in testa alla classifica insieme alle province autonome di Bolzano e di Trento e all'Emilia Romagna, è l'analisi dei risultati conseguiti nel 2001 e l'ultimo stato di avanzamento che aggiorna la situazione al 30 settembre 2002.
Entrambi i documenti sono stati presentati nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza, presieduta ieri dall'assessore all'istruzione formazione e lavoro Paolo Benesperi. All'incontro ha partecipato anche il referente della Commissione europea, che ha avuto un apprezzamento ufficiale per l'operato della Toscana. Ma vediamo come si concretizza questo positivo risultato. Al 30 settembre 2002 sono stati già affettuati pagamenti per 92 milioni e 802 euro, pari al 14,14% del totale dei finanziamenti assegnati.
Queste somme sono state ripartite fra le dieci province che, insieme alla Regione, gestiscono il programma. La quota dei finanziamenti per il 2001-2002 già impegnata ammonta a quasi 300 milioni di euro.
"Si tratta di una performance decisamente brillante - commenta l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - che ci vede proiettati verso ottimi risultati su scala europea. Basti pensare che le somme già erogate dalla Toscana ammontano a più del doppio rispetto a quanto indicato dall'Unione Europea come obiettivo per il 30 settembre 2002.
Particolarmente brillante risulta poi l'andamento della spesa a livello provinciale. E anche questo è un ottimo segnale, perché testimonia della vitalità dei territori e della capacità di innescare meccanismi virtuosi a livello locale, in grado di moltiplicare le opportunità per i cittadini". Le risorse del Fondo sociale europeo hanno già consentito l'avvio di 8.272 progetti, che hanno coinvolto 154.837 persone. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di iniziative di tipo formativo (corsi di specializzazione, aggiornamento, perfezionamento, diploma superiore e universitario, circoli di studio per l'educazione permanente, ecc), ma circa un migliaio di progetti riguarda opportunità per la creazione di imprese, il supporto alla realizzazione di servizi, convegni, pubblicazioni, ricerche.
Se 1588 progetti sono stati gestiti direttamente dalla Regione, il grosso delle risorse è stato ripartito fra le Province che le hanno messe a frutto con una ricaduta abbastanza uniforme: Firenze ha avviato 963 progetti, seguono Lucca con 825, Pistoia con 805, Arezzo con 789, Pisa con con 743, Livorno con 653, Prato con 647, Grosseto con 512, Siena 408, Massa Carrara 339.
Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto sui risultati conseguiti nel precedente periodo di programmazione, quello 1994-1999.
I dati definitivi dicono che, anche in quel caso, la Toscana ha mostrato un'ottima capacità di utilizzo dei fondi europe per la realizzazione di progetti formativi: è stato infatti speso il 96,67% dei fondi disponibili per questo sull'Obiettivo 3, il 98% di quelli destinati all'Obiettivo 5b, mentre per l'Obiettivo 2 la spesa effettiva è stata del 100 per cento.