«Il consiglio comunale deve potersi esprimere, prima possibile, sulla decisione della giunta di cedere le azioni della Centrale del Latte a trattativa privata». La richiesta arriva da Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze) e Monica Sgherri (Rifondazione Comunista). «Mentre il Comune, insieme agli altri enti pubblici - hanno detto i due consiglieri di opposizione - stabilisce di prendere giustamente tempo per verificare la situazione della privatizzazione, stabilendo un incontro con gli altri soggetti, almeno a quanto emerge dai comunicati stampa, dall'altra parte la giunta ha già votato, con una velocità poco giustificabile, una delibera che stabilisce di "far ricorso, a seguito dell'esito infruttuoso della procedura di evidenza pubblica, al sistema della trattativa privata per la cessione delle azioni di Centrale del Latte spa».
«In questo momento - hanno rilevato Toccafondi e Sgherri - la strategia di voler vendere a tutti i costi non aiuta il futuro della Centrale del Latte: il privato interessato all'acquisto, come ha già dimostrato, sarà sempre più convinto che il prezzo che è intenzionato ad offrire potrebbe essere ulteriormente abbassato. La fretta della nostra amministrazione è ingiustificata in quanto sia la regione Toscana sia gli altri comune proprietari di quote non sono più convinti di vendere così velocemente.
A questo punto vorremmo capire perché tanta fretta solo del Comune di Firenze, una fretta ancora più ingiustificata se si pensa che la Centrale del Latte potrebbe provvedere con forze proprie alla costruzione del nuovo stabilimento. E' quindi urgente un consiglio comunale che esamini la delibera sulla Centrale del Latte cosa che faranno, giustamente, i consigli comunali di Livorno e Pistoia».