"Stati generali" di Oltrarno. Ovvero una forma di democrazia allargata che permetta la più ampia partecipazione di soggetti, associazioni, partiti, sindacati, comitati spontanei, singoli cittadini per trovare soluzioni a problemi legati alla vivibilità della zona dell'Oltrarno, in particolare San Frediano, Santo Spirito, Porta Romana, San Niccolò. Le proposte per la realizzazione degli "Stati generali" di Oltrarno sono state presentate stamani in Palazzo Vecchio dal coordinamento (Comitato di Santo Spirito, San Niccolò, Oltrarno Sostenibile, sezione Ds Oltrarno), alla presenza del vicesindaco Giuseppe Matulli, del presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca e dalle presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi.
"L'Amministrazione Comunale - ha sottolineato il vicesindaco Matulli - accoglie con favore questa iniziativa, perché racchiude alcune importanti novità. La prima è rappresentata dal fatto che finora i comitati rappresentavano solo una forma di protesta. La seconda perché, per la prima volta, più soggetti si integrano fra loro con una 'apertura' verso l'Amministrazione Comunale per l'individuazione delle soluzioni migliori per i cittadini. Da parte nostra quindi non può che esserci una sottolineatura positiva nei confronti della ricerca di questa nuovo forma di rappresentanza".
Ed è proprio questo concetto di ricerca che il vicesindaco Matulli intende mettere in risalto: "Vorrei ricordare come, nel recente Social Forum Europeo, ben 426 sigle di orientamenti profondamente diversi, hanno superato divergenze e si sono unite per un obiettivo comune. Per questo gli 'Stati generali' rappresentano un momento di grande valore perché, pur non proponendo formule, affronta i problemi e va alla ricerca delle soluzioni concrete". "Ci sembra che oggi sia giunto il momento - ha spiegato Amilcare Bardi, a nome del coordinamento - di un confronto che superi la logica della sola contrapposizione tra istituzioni e cittadini, cercando, seduti allo stesso tavolo, un sistema di 'governance' che dia attuazione reale a quella forma di partecipazione, che chiamiamo 'democrazia partecipativa', troppe volte evocata ma raramente applicata.
Noi riteniamo che gli 'Stati Generali' rappresentino una forma alta di questo metodo, in quanto consentono il massimo di rappresentatività e di partecipazione 'dal basso' , e garantiscono una 'udibilità' presso le istituzioni ai suoi livelli più alti: sindaco, giunta, consiglio comunale". Il presidente del consiglio comunale Alberto Brasca ha messo in evidenza la crisi di rappresentanza degli eletti, con i cittadini che si sentono poco identificati nel consiglio comunale: "Considero questa proposta che ci viene dall'Oltrarno con grande interesse e dal valore straordinario perché per la prima volta si tratta di una rivendicazione non solo territoriale, ma anche istituzionale.
Gli amministratori devono sbagliare il meno possibile e per questo hanno bisogno non di chi applaude, ma qualcuno che aiuti a non sbagliare. In questo senso ben venga questa iniziativa. Sarebbe molto grave se alla fine l'Amministrazione non fosse in grado di dare risposte positive, ad almeno qualche istanza che ci verrà posta". Il presidente Brasca ha anche annunciato l'impegno del consiglio comunale, anche con iniziative parallele. "La nascita e la vita dei comitati - gli ha fatto eco la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi - non deve essere vista solo sotto l'aspetto della contestazione, ma come elemento fortemente positivo di voglia di partecipazione e di politica.
Sono certa che un'esperienza come questa, attraverso l'elaborazione di idee e proposte, possa rappresentare un'occasione di crescita sia per le istituzioni che per i cittadini e una grande ricchezza per la città". Il coordinamento ha annunciato che entro pochi giorni inzierà una "campagna di ascolto" con assemblee e incontri, e che è già attivo l'indirizzo di posta elettronica dove inviare adesioni e proposte: statigenerali.oltr@libero.it.