FIRENZE- Mercatini di prodotti tipici e dell'artigianato, degustazioni in borghi storici e in luoghi di particolare fascino culturale ed artistico, passeggiate ed occasioni di riscoperta di mestieri tradizionali, tavole rotonde, menù speciali proposti dai ristoranti della zona, eventi curiosi, come la polenta di neccio da Guinness dei primati che "invaderà" il centro di Castelnuovo Garfagnana o le testimonianze che sarà possibile ascoltare a Pieve Fosciana sull'importanza della castagna nel garantire la sopravvivenza di tante persone durante la seconda guerra mondiale.
E' tutto questo e molto altro ancora "Ponti nel tempo", la manifestazione che dal prossimo 30 novembre fino all'8 dicembre farà dell'Alta Versilia, della Garfagnana e della Valle del Serchio una sorta di straordinario laboratorio del gusto, in cui i prodotti della tavola saranno la chiave di lettura per conoscere meglio un territorio straordinario per valori storici ed ambientali. Un programma particolarmente intenso ed articolato che è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Bastogi, presente per la Regione Toscana l'assessore all'agricoltura Tito Barbini.
"Non si tratta di una manifestazione come tante, nel calendario ormai molto fitto degli appuntamenti enogastronomici che sono proposti nella nostra regione - ha spiegato l'assessore - Si tratta di molto di più, perché i prodotti tipici si propongono come la chiave di lettura, il filo conduttore di un territorio rurale e di montagna da scoprire in tutta la sua interezza, nei paesaggi, nei centri storici, nelle tante emergenze artistiche ed architettoniche, nelle tradizioni culturali. "Ponti nel tempo" è la manifestazione concreta di una consapevolezza che la Regione Toscana ha fatto sua da tempo, ovvero che oggi puntare sull'agricoltura, vuol dire puntare anche sul turismo, sul commercio, sull'artigianato, insomma su un concetto di sviluppo rurale nel suo complesso".
"E una consapevolezza - ha spiegato ancora Barbini - che la Toscana ha concretizzato anche in una manifestazione come Toscana Slow, un evento che per alcuni giorni è in grado di trasformare l'intero territorio regionale in un grande laboratorio del gusto. Tra l'altro, la fase organizzativa della seconda edizione, realizzata assieme a Slow Food, sta ormai entrando nel vivo. A giugno la Toscana si riproporrà con tutta la sua qualità, forte di 8 Dop e 9 Igp - altre 8 sono in via di riconoscimento - di 34 Doc e 5 Docg nel settore vitivinicolo, di 372 produzioni tradizionali e di 2.700 aziende biologiche.
E sarà un'edizione imperniata proprio sul rapporto con i borghi storici, così come sulla forza e la qualità del nostro movimento agrituristico".