Parla keniano la XIX edizione della Firenze Marathon, che incorona Michael Kapkiai, 33 anni, primo in 2h11’15” al termine di una gara combattutissima. L’atleta, keniano, che aveva vinto la maratona di Torino nel ’94 in 2h10’07”, classificandosi decimo a New York, lo stesso anno, aveva smesso di correre da alcuni anni, riprendendo l’attività solo sei mesi fà. La piazza d’onore è andata al campione italiano Fabio Rinaldi, 29 anni della Cover Verbania, che ha chiuso in 2h12’19”, migliorando il suo personale di 1’ e 4”, terzo David Maio (Ken), 26 anni del Fila Team Brescia in 2h13’26”.
Helena Javornik ha vinto la gara femminile con uno strepitoso 2h28’15”, polverizzando il record della gara, stabilito nel 2000 dall’azzurra Tiziana Alagia, con 2h32’18”. Secondo posto per la britannica Amy Stiles, 27 anni, in 2h44’11” e terza la bulgara Milka Stojanova Mihailova in 2h45’15”. Prima delle italiane Monica Casiraghi, 33 anni del Fila Team Brescia, in 2h49’20”. La gara ha preso il via alle 9 da piazzale Michelangiolo, con Gianni Gola, presidente nazionale della Fidal, come starter d’eccezione.
E’ stato lui a sparare il colpo di pistola che ha aperto la XIX Firenze Marathon, con quasi 4.400 atleti (in 3.257 hanno tagliato il traguardo entro le 5 ore di tempo massimo) allineati nelle griglie di partenza, annunciando che la XX edizione della gara fiorentina (23 novembre 2003) è stata designata ufficialmente come Campionato italiano sulla distanza per il 2003. Sin dai primi chilometri si è formato un gruppetto con gli atleti migliori in testa alla gara con Kiptoo Kirui (Ken) a fare l’andatura su tempi da 3’06 al chilometro e a seguire Rinaldi (Ita), Mostafa Errebbah (Ita), David Maio (Ken), Jeroen Van Damme (Ola), Michael Kapkiai (Ken), Philip Kemei (Ken).
Il gruppetto è passato al settimo chilometro in 21’36”, sotto un cielo coperto, ma senza la pioggia che aveva battuto la città sino alle 7della mattina. La gara femminile ha trovato subito la sua dominatrice in Helena Javornik, la slovena che già al 7° chilometro aveva 1’25” di vantaggio sulla bulgara Mihailova, e poco distanti la francese Desprez e l’italiana Di Sessa. La gara è proseguita senza strappi sino alla mezza maratona in 1h05’09”, con il gruppetto dei migliori ridotto a cinque unità: Van Damme, Kiptoo Kirui, Rinaldi, Maio e Kapkia, ad una ventina di secondi inseguiva Errebbah, alle prese con qualche piccolo problema fisico.
Dopo qualche chilometro si è fermato Kiptoo Kirui, e a fare l’andatura sono passati Rinaldi e Van Damme sempre con ritmi sostenuti, con una proiezione finale intorno alle 2h e 10’, mentre Kapkiai sembrava attraversare qualche momento di difficoltà. Al passaggio del 31° chilometro, a sorpresa, Kapkiai ha accellerato bruscamente, guadagnando qualche decina di metri sui diretti concorrenti. Solo Rinaldi ha cercato di reggere il passo del keniano, inseguendo a una decina di metri. Un inseguimento che è andato avanti ancora per qualche chilometro, prima che il campione italiano accusasse una lieve flessione, permettendo a Kapkiai di guadagnare una quarantina di secondi.
Posizioni immutate sino all’arrivo, col Michael Kapkiai che ha tagliato il traguardo a braccia alzate in 2h11’15”, non distante dal record della gara, stabilito lo scorso anno da Kirwa Too in 2h10’38”. Il campione italiano Rinaldi ha chiuso al secondo posto in 2h12’19”, migliorando il suo personale di 1’ e 4”, terso l’altro keniano David Maio in 2h13’56”, a testimonianza di una gara a livelli tecnicamente e elevati. Travolgente Helena Javornik che, insieme alla ‘lepre’ Roman Kejzar (anche lui sloveno), ha tagliato il traguardo in 2h28’15”, tempo di valore assoluto e ben sotto il precedente primato della gara, stabilito con 2h32’18” dall’azzurra Tiziana Alagia nel 2000.
“Sono conento a metà _ ha spiegato il campione italiano Rinaldi, al termine della gara _ per la mia prestazione. Quando Kapkiai ha accellerato non sono riuscito a rispondere subito, pur mantenendo un ritmo elevato. Intorno al 37° chilometro sono entrato un po’ in crisi , avevo mal di game, forse per colpa dei tratti in pavé. E’ la seconda volta che corro a Firenze, ero arrivato secondo anche nel ’99, e devo dire che l’organizzazione è migliorata in modo esponenziale: il tracciato è veloce e scorrevole, poi correre in una città come questa, ti fa quasi dimenticare la fatica.
Ho cercato di onorare al meglio la mia maglia di campione italiano, stabilendo anche il mio nuovo personale e di questo sono contento”. Molta soddisfazione anche per Eugenio Giani, assessore comunale allo sport, che ha seguito la gara sin dalla partenza, col ‘collega’ Graziano Cioni, assessore alle politiche socio sanitarie e alla polizia municipale. “C’è’ grande soddisfazione _ ha spiegato Giani _ per il risultato, prima ancora organizzativo che tecnico. Il presidente della Fidal, Gianni Gola, ha ufficializzato stamani la designazione di Firenze come sede per i l Campionato italiano di maratona 2003 e tutto questo con la consegna dell’accordo contrattuale che abbiamo già sottoscritto come amministrazione e membro del comitato organizzatore della Firenze Marathon.
Il prossimo anno cercheremo di coinvolgere ancora di più la città in questa grande festa di sport, per offrire una maratona sempre migliore alle migliaia di persone che arriveranno in città. Il matrimonio fra sport e cultura può aprire per Firenze nuove e importanti prospettive, offrendo una cornice ineguagliabile per il grande sforzo dei maratoneti. Un ringraziamento è dovuto all’esercito dei volontari e alla Polizia municipale che hanno risposto con un impegno eccezionale all’evento”.
La giornata della XIX Firenze Marathon si era aperta la mattina in piazza Santa Croce con oltre 2mila bamini, alunni delle scuole medie ed elementari fiorentine, che insieme a genitori e insegnanti hanno dato vita alla Mini Run, su percorso di un chilometro. Una festa colorata e allegra, che ha anticipato l’arrivo dei maratoneti, con un momento di promozione sportiva rivolto ai più giovani che ha coinvolto la città, tanto da migliorare il record dei partecipanti all’evento, stabilito lo scorso anno con 1.300 bambini in gara, fra sport e divertimento.
Considerando i 4.400 iscritti alla maratona e i 500 che ieri hanno preso parte al Fitwalking, anche quest’anno l’evento Firenze Marathon ha impegnato quest’anno quasi 7mila atleti. In gara, stamattina, anche una decina di atleti disabili, che sui loro ‘cicloni’ (handy bike) hanno preso il via alle 8.55 da piazzale Michelangiolo: sul traguardo è arrivato per primo il polacco Bogdan Krol in 1h33’35”, davanti a Roberto Brigo dell’Aprea, con lo stesso tempo, e all’empolese Rossano Baronti, terzo in 1h48’31”.
Queste le classifiche: 1° Michael Kapkiai (Ken) 2h11'15'', 2° Fabio Rinaldi (Ita) 2h12'19'', 3° David Maio (Ken) 2h13'56'', 4° Mostafa Errebah (Ita) 2h16'19'', 5° Mulugeta Serbessa (Eth) 2h18'52'', 6° Kipkemb Philip Kemei (Ken) 2h20'42'', 7° Lajos Berecz (Hun) 2h20'55'', 8° Jeroen Van Damme (Hol) 2h21'08'', 9° Joseph Kiptoo (Ken) 2h23'41'', 10° Marco D'Innocenti (Ita) 2h23'47''.
Femminile: 1° Helena Javornik (Slo) 2h28'15'', 2° Amy Stiles (Gbr) 2h44'11'' 3° Milka Mihailova Stojanova (Bul) 2h45'15'', 4° Monica Casiraghi (Ita) 2h49'20'', 5° Reka Brassav (Hun) 2h50'13'', 6°Antonella Benatti (Ita) 2h51’54”, 7° Patricia Gardette (Fra) 2h54’37”, 8° Patrizia Cini (Ita) 2h58’31”, 9° Sandrine Samso (Fra) 2h59’44”, 10) Cecilia Martinelli (Ita) 2h59’56”.