Il 31 ottobre 2002, con decreto n° 5753 del Coordinatore dipartimento
sviluppo economico, è stato attribuito l'incarico di responsabile dell'Area
"Sviluppo dei sistemi informatici" al dirigente Marco Carmignani.
L'incarico è attribuito "per una durata di cinque anni". Sempre il 31 ottobre, decreto n° 5748 del Coordinatore Dipartimento
Bilancio e Finanze, sono state attribuite "competenze aggiuntive" al
dirigente Marco Romualdi tali da determinare, per il Romualdi,
"l'incremento della retribuzione di posizione" dal 1 novembre 2002.
"Tutto legittimo - afferma un documento dei COBAS Regione Toscana- se non fosse che lo stesso 31 ottobre scadevano i termini
per la seconda rottamazione dei dirigenti, con complessive 48 domande fra
cui quella dello stesso Carmignani, data di cessazione dal servizio il
31.12.2002".
Nell'aprile 2000, nell'ambito del contratto aziendale per la dirigenza,
viene introdotta, presentandola come del tutto eccezionale, la misura
dell'esodo volontario incentivato (rottamazione).
Non si trattava di una
condizione imposta dal contratto nazionale, ma di una scelta effettuata dai
dirigenti regionali - poi condivisa sia dal centrosinistra che dal
centrodestra e dalle organizzazioni sindacali, esclusa l'opposizione e la
denuncia del COBAS.
Un'operazione che prevedeva una "fase caratterizzata da una forte
incisività ed incentivazione all'esodo", che si conclude nell'aprile 2002
con l'uscita anticipata e fortemente incentivata di 61 dirigenti.
Il cavallo di troia è stato l'istituto della
rescissione consensuale del rapporto di lavoro corrispondendo un massimo di
24 mensilità, istituto inserito nel contratto nazionale della dirigenza con
la finalità di dare mano libera ai politici al momento del cambio delle
maggioranze.
Mentre per tutti gli altri lavoratori la vita lavorativa si è allungata per
i dirigenti in servizio presso la Regione Toscana è arrivato lo scivolo di
2 anni retribuiti per il raggiungimento dell'età pensionistica con
l'aggiunta di un bel gruzzoletto alla liquidazione (oltre 200 milioni di
vecchie lire) per pensioni da 3.000? in su.
L'operazione ha bloccato solo l'80% del turn-over della dirigenza: Inoltre,
i "rottamati" non spariscono dal mercato del lavoro.
Li ritroviamo come
consulenti, progettisti, esperti di enti che prendono appalti dalla Regione
Toscana, posti che ricoprono in virtù delle relazioni stabilite come
dirigenti regionali.
Appena conclusa (aprile 2002) quest'operazione, Regione CGIL-CISL-UIL e
sindacati autonomi hanno siglato una nuova rottamazione, con effetti fino
al 2005 per altri 48 dirigenti regionali.
"Ai sindacati confederali -concludono i Cobas- ancora una volta, chiediamo come sia possibile
attestarsi sul contenimento salariale, sull'inflazione programmata per i
nostri contratti e quando si parla della dirigenza dare il via libera a
regalie".