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Al Dire&Fare di Arezzo: la tecnologia che semplifica la vita al cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2002 18:40

FIRENZE- La Toscana sarà un “laboratorio di sperimentazione” per l’e-government in tutta la penisola, modello di riferimento per le altre regioni. A sostenerlo, nel corso di un seminario che si è svolto al “Dire&Fare” di Arezzo, è stato Giulio De Petra, direttore al ministero dell’Innovazione dell’Ufficio sviluppo e-government nelle Regioni e negli enti locali. La Toscana ha dimostrato di avere progetti validi, tanto che cinque dei quattordici finanziati dal Ministero figurano ai primi dieci posti nazionali.

Ora, ha sostenuto De Petra, deve dimostrare la propria eccellenza anche nella loro attuazione. Sportelli on-line per migliorare il rapporto tra istituzioni, cittadini, imprese e enti e velocizzare le pratiche semplificando la burocrazia, banche dati sull’offerta e la domanda di lavoro, archivi on-line con tutte le strutture turistiche della Toscana. Sono alcuni dei progetti che la Regione, con il programma E-Toscana, sta portando avanti. “I nostri progetti – ha commentato l’assessore regionale al sistema informativo Carla Guidi, anche lei al “Dire&fare” – hanno un importante valore aggiunto: sono il frutto della collaborazione con tanti, tantissimi enti locali.

In altre regioni non sempre è accaduto e penso che sia anche per questo motivo che la commissione nazionale ci ha voluto premiare”. Il modello della rete di cui la Toscana è testimone e che, sempre secondo De Petra, è l’unico modello che si adatta alla nuova architettura federalista dello Stato. Per l’e-government dal governo sono arrivati 6 milioni e 770 mila euro. La giunta ha proposto di investirne altri 25 nei prossimi tre anni.
La rete telematica regionale, dorsale su cui tutti i progetti viaggeranno e che conta oltre 50.000 stazioni di lavoro e quasi 6.000 utenti di e-mail, è già una realtà.

Solo 14 comuni su 287 non ne fanno parte: limite che sarà presto colmato con il potenziamento della rete. E' realtà anche la messa in comune delle anagrafi comunali, che renderà più facile la vita al cittadino ed accelererà le comunicazioni delle pubbliche amministrazioni fra di loro e delle Asl con le pubbliche amministrazioni. Già decollato anche il sistema informativo del lavoro, che coinvolge le Province, i Comuni, i centri per l'impiego ma anche le associazioni di categoria: un progetto che ha come scopo quello di rendere consultabile da ogni angolo della Toscana qualsiasi banca dati del lavoro, per far incontrare domanda ed offerta.

A questi si aggiunge la rete degli Uffici di relazione con il pubblico: per il cittadino significa avere un unico punto di contatto con la pubblica amministrazione, di qualsiasi informazione abbia bisogno. Tra i progetti a cui la Regione punta nei prossimi anni e che potrebbero presto diventare operativi c'è invece la rete degli sportelli unici per le imprese: la rete porterà anche a semplificare ed ottimizzare le procedure che ora possono variare da comune a comune. L'altro obiettivo è quello di affidare alla rete le comunicazioni della pubblica amministrazione rivolte alle imprese ma anche al cittadino: al bando dunque (laddove possibile) carta, lettere e missive, tutto viaggerà on line grazie anche alla diffusione della certificazione digitale della firma.

E per educare cittadini ed imprese all’uso dei servizi on-line sono previsti corsi di teleformazione, a partire dalle piccole imprese familiari.

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