FIRENZE- Le posizioni del comitato di redazione del Corriere della Sera, sono state rese note ieri con un comunicato scritto pubblicato dalla testata. La scelta di pubblicare in prima pagina un articolo pieno di invettive e intriso d’odio e intolleranza quale quello della Fallaci non si giustifica – come fa il direttore del Corriere - con il sacrosanto rispetto della libertà di informazione.
Il coordinamento del Forum Sociale Europeo esprime apprezzamento e solidarietà: "Ci pare infatti – e per fortuna siamo in buona compagnia - che l’informazione in questo caso non centri nulla.
Si tratta piuttosto della conferma di una linea editoriale, di cui avevamo nei giorni passati già contestato l’esclusiva lettura del Forum come questione d’ordine pubblico.
Ci auguriamo che la presa di posizione del cdr segni un ripensamento rispetto a quella scelta e che finalmente si cominci a dar conto di questo evento per i contenuti che esprime e la quantità di giovani coinvolti ogni giorno nei dibattiti".
«Un editoriale carico di rancore e di analogie inaccettabili». Questo il giudizio del capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana a proposito dell'editoriale di Oriana Fallaci sul Forum Sociale Europeo.
«La sua presa di posizione - ha aggiunto Fittante - rischia di fomentare nuovi odi. Il suo manicheismo irragionevole l'ha già portata su posizioni inaccettabili nei confronti critiche al mondo arabo e alla sua cultura. Da una grande giornalista e da un'importante esponente della cultura ci si aspettava qualcosa di diverso e di migliore». «In qualche misura - ha spiegato Fittante - le tematiche del Forum Sociale Europeo hanno avuto, nella straordinaria storia della nostra città, significative anticipazioni che vanno naturalmente adeguate ai tempi.
E ciò può avvenire solo adottando il metodo del dialogo responsabile, senza ridurre le parole che contano, ovvero la "pace", la "giustizia", la "libertà", a fughe esecrabili e violente. E' con questo spierito di maturità e di speranza, di dignità e di responsabilità, che sabato grideremo il nostro no alla guerra, per un mondo più giusto e più umano e per un'Europa veramente unita e solidale».
Oriana Fallaci, sarebbe giunta nel capoluogo toscano. Strettissimo il riserbo sui suoi
spostamenti, anche per ragioni di sicurezza, dopo le polemiche che hanno accompagnato l'articolo sul Social Forum della scrittrice.
"Mettete uno straccio bianco,
un lenzuolo o, chi ce l'ha, una bandiera dell'arcobaleno alle vostre
finestre''.
E' l'invito rivolto da Tommaso Fattori, uno degli organizzatori del Social Forum Europeo ai fiorentini. ''Un simbolo per dire che Firenze e' una citta' che vuole la pace, che e' contro ogni guerra'', ha spiegato Fattori. E il Social Forum di Firenze invita poi i fiorentini ad essere presenti sabato alla manifestazione, ''anzi ad essere loro ad accogliere in maniera evidente, in due delle piazze dove passera' il corteo (Piazza Alberti e Piazza Beccaria), i partecipanti alla manifestazione''.
Chi partecipera' sara' riconoscibile dalla fascetta azzurra al braccio con su scritto 'Firenze Citta' Aperta' e provvedera' a dare informazioni sia ai manifestanti che ai residenti, con l'ovvia finalita' di fare da filtro positivo e da punto di contatto tra la citta' e il corteo. Inoltre sempre il Social Forum di Firenze invita ''tutti coloro che usano la macchina fotografica o una videocamera per professione o per divertimento'' a immortalare la ta', a ''far vedere come viene accolto il corteo, come viene vissuta questa invasione 'pacifica'''.
Per questo 100 fotografi, accanto ai
volontari di Firenze Citta' Aperta, si distribuiranno lungo il percorso
del corteo per raccogliere immagini di fiorentini e di manifestanti.
L'obiettivo e' realizzare un documento ed una mostra sull'evento.
Dopo i primi due giorni di Social Forum, l'assessore alla cultura Simone Siliani, partecipando ed assistendo alle numerose iniziative in programma, stila un primo bilancio e risponde ai "venti di guerra" paventati dal centrodestra.
"Il polo del centrodestra non finirà mai di stupirci: la consigliera di Forza Italia Maria Bianca Giocoli lamenta che la città si è svuotata in occasione del primo giorno dell'European Social Forum.
Mi sarei aspettato un grido di gioia, tripudio e vittoria perché in effetti, dopo mesi di martellamento mediatico sui rischi per persone e cose che l'European Social Forum avrebbe comportato, il centrodestra è riuscito ad infondere paura ed ostilità nei fiorentini tanto da indurre molti a chiudersi in casa, a non mandare i figli a scuola, a serrare i negozi. Giocoli e compagni dovrebbero rallegrarsi per il risultato raggiunto. Non altrettanto i fiorentini che si sono chiusi in casa perché sono stati turlupinati dal centrodestra: perché infatti, com'è stato facile verificare, oggi non c'è nessun rischio a vivere la città normalmente.
Lo hanno potuto toccare con mano gli stessi cittadini, e sono tanti, che sono andati alla Fortezza da Basso ed hanno partecipato ai pacifici ed interessanti lavori del Forum. Il centrodestra avrebbe potuto dirsi soddisfatto ma attenzione, perché costruire sulla paura un ipotetico consenso, può equivalere a creare una città chiusa ed egoista, difficile da governare per chiunque. La paura e la diffidenza non hanno mai, nella storia, creato società felici e libere. Spesso sono state l'anticamera d'induzioni democratiche".
Il vice presidente della Toscana, Angelo Passaleva, ha partecipato ieri ai lavori del Social Forum.
“Ho assistito ad un clima assolutamente positivo – ha detto – Ma quel che ho notato è anche un messaggio di serietà ed impegno da parte dei tanti giovani che ho visto presenti numerosi a tutte le conferenze della mattina. Erano lì tutti attenti, molti prendevano anche appunti: cosa, devo dire, che difficilmente accade in convegni scientifici e politici frequentati in prevalenza da adulti”. “Informazione ed esclusione sociale – ha aggiunto Passaleva – La funzione della comunicazione e dell’informazione anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’emarginazione e l’attenzione verso chi non ha diritti: sono questi i temi affrontati nei due incontri a cui ho partecipato in mattinata.
Temi, in particolare l’esclusione sociale, su cui anche la Regione Toscana è sensibile”. “Dieci giorni fa – ha ricordato il vice presidente – abbiamo organizzato a Firenze il secondo colloquio internazionale sulla povertà. C’erano operatori, studiosi e politici da tutta Europa: anche alcuni ‘senza casa’ hanno avuto modo di parlare. E proprio a Firenze, in quell’occasione, è nata Re.tis., una rete di ventinove regioni e città europee per scambiarsi buone pratiche e lottare assieme contro l’emarginazione, per l’inclusione sociale”.
Delle rete europea, la cui nascita è stata formalizzata a Firenze, Angelo Passaleva sarà uno dei vice presidenti.
Ieri Il primo cittadino ha ricevuto in Palazzo Vecchio prima una delegazione colombiana e poi una del Partito Socialista Francese, entrambe a Firenze per i lavori del Social Forum Europeo.
Il sindaco Domenici si è intrattenuto a colloquio con Luis Edoardo Garzon, già segretario della Conferazione Unida des Travadores e candidato della sinistra alle prossime presidenziali e con Pedro Santana, presidente di "Viva la Ciudaderia", la più grande Organizzazione Non Governativa della Colombia.
Il primo cittadino è stato invitato a partecipare alla sessione tematica del Social Forum mondiale dedicata alla Colombia, che si terrà a Cartagena nel giugno del 2003. Al sindaco Domenici è stata illustrata la realtà politica rappresentata dal fronte democratico che mette insieme le forze del centro sinistra e rappresenta la terza forza politica in Colombia. Gli obiettivi principali sono la lotta al narcotraffico e alla guerriglia e per ripristinare i diritti democratici e sociali. Domenici, che è anche presidente dell'Anci, ha dato la sua disponibilità affinchè l'Anci si faccia garante, a sostegno dei sindaci colombiani, per favorire un clima democratico e legale alle prossime elezioni, che presumibilmente avranno luogo nel 2006.
Nel corso dell'incontro è emersa la complessità della situazione politica e amministrativa dello stato colombiano che deve fare i conti anche con la presenza di una guerriglia contraria alle forze democratiche del paese, al cui interno si concentrano anche elementi di estrema destra. Poco più tardi, il sindaco Domenici ha incontrato Francoise Hollande, primo segretario del Partito Socialista Francese e vicepresidente, dal novembre 1999, dell'Internazionale Socialista. Fra gli argomenti trattati l'attuale situazione politica in Francia, all'indomani della sconfitta della sinistra al governo e della strategia dei socialisti francesi, nel nuovo ruolo di opposizione.
E' anche emersa una realtà molto simile fra la sinistra italiana e quella francese, in rapporto ai rispettivi governi di centrodestra. Hollande infine si è congratulato col sindaco Domenici per la gestione di queste prime fasi assai travagliate del Social Forum Europeo e ha ribadito l'importanza di ospitare eventi come questo in una città come Firenze.