Livorno - Si apre con “Ricette d’amore”, film d’esordio della giovane regista tedesca Sandra Nettelbeck, in programma per giovedì sera, 7 novembre (Sala AgiPetroli - ore22.30) il primo Festival Letterario “Mangiarsi le parole”, promosso dal Comune di Livorno.
Commedia tenera e malinconica, fresca e divertente, “Ricette d’amore”gioca sul connubio narrazione e cibo, parole e personaggi, aromi e sapori, il binomio che è appunto alla base del festival, nuovo nel suo genere e stimolante sia per la mente che per il palato.
Con “Mangiarsi le parole” il Comune di Livorno intende in maniera curiosa, originale e conviviale, avvicinare il pubblico alla lettura, per gustare appieno un libro o una poesia così come si gusta un dolce o si percepisce il bouquet di un vino.
Per tre giorni consecutivi, l’8 il 9 e il 10 novembre (il 7 novembre è riservato alla sola proiezione del film) poeti e romanzieri, quali Carmen Covito, Giovanni Giudici e Paolo Crepet - solo per citarne alcuni - si daranno appuntamento nelle biblioteche , nei caffè e nei caratteristici locali dell’antico quartiere de La Venezia per presentare le loro ultime produzioni letterarie, accompagnate insolitamente da piatti ed aromi prelibati. Si prenderà l’aperitivo con gli autori, si leggeranno estratti di romanzi o testi di poesie accompagnati da dolci, si gusteranno distillati e cioccolati vari al suono delle “parole” in uno degli angoli più belli e caratteristici di Livorno.
Con “Ricette di amore”, film di eros e cibo, appuntamenti con la vita quasi mancati e quaglie brasate in salsa di timo, si vedrà un Sergio Castellitto nelle vesti di chef,alle prese con l’alta cucina , in dimostrazioni di grande manualità culinaria.
La trama in breve:
Martha, apprezzata cuoca in un elegante ristorante di Amburgo,single, apparentemente incapace di provare affetti e sentimenti, sembra esprimersi esclusivamente attraverso le sua cucina, al punto che il cibo è al centro delle sue conversazioni anche con lo psicanalista.
Poi al ristorante assumono un altro chef, italiano,(l’attore Sergio Castellitto) e l'aria si profuma di basilico e di sorrisi. E gli eventi, tra prodigiose gare di alta cucina e prove di grande manualità culinaria, si schiudono verso il sole dell'Italia e verso l'amore. A chi le chiede perché ha scelto una chef come eroina del suo film, la Nettelbeck risponde: "Volevo fare un film sull'amore e sul cibo. E mi piaceva raccontare una storia su una donna che fosse padrona dell'arte culinaria in modo così impeccabile come Martha, che amasse con tale passione il proprio mestiere e che, allo stesso tempo, non sapesse niente del piacere.(...) Ho voluto dimostrare il modo in cui si scopre e si impara ad amare il piacere sotto ogni aspetto".