FIRENZE- Un provvedimento di legge urgente a sostegno delle aree colpite dal terremoto. Lo ha approvato oggi la giunta regionale, che ha voluto così testimoniare la solidarietà della Toscana con la popolazione e le istituzioni molisane. Il contributo, che ammonta a 258mila euro, sarà destinato direttamente alla Regione Molise che potrà utilizzarlo per gli interventi previsti in questa fase di emergenza. E sempre per supportare le istituzioni molisane in questa fase delicatissima, la Regione Toscana organizzerà, a partire da giovedì prossimo, l’invio di almeno sei squadre di tecnici incaricati di verificare le condizioni di agibilità degli edifici colpiti dal sisma.
L’azione dei tecnici, provenienti in parte dalla Regione, in parte da altre amministrazioni locali toscane, permetterà di verificare le condizioni degli edifici colpiti dal sisma, e di favorire così un più rapido rientro nelle abitazioni che risulteranno non gravemente lesionate.
Una capillare attività di monitoraggio, di analisi strutturale, di messa in sicurezza degli edifici più a rischio: così la giunta regionale sintetizza il suo impegno per garantire la prevenzione antisismica nelle scuole della Regione.
Il quadro degli interventi realizzati e in corso di realizzazione è stato riassunto oggi, anche a seguito delle notizie relative all’edilizia scolastica nazionale diffuse dal ministero della pubblica istruzione, e comunque delle preoccupazioni legate al tragico terremoto del Molise. Le iniziative si sono sviluppate con progetti spesso all’avanguardia a livello nazionale nelle aree ritenute più a rischio della nostra regione (Lunigiana e Garfagnana) ma che saranno estese a tutto il resto del territorio regionale.
Monitoraggio antisismico
Con legge regionale del 1996 è stato finanziato e realizzato un monitoraggio antisismico degli edifici di interesse pubblico, fra cui le scuole, delle aree più a rischio della Toscana.
Il monitoraggio è servito a individuare gli interventi prioritari da realizzare in Garfagnana, Lunigiana e Media Valle del Serchio. Si tratta, sottolinea la giunta, di dati specialistici, indirizzati sul rischio sismico. Nulla di analogo esiste su scala nazionale, e i dati, diffusi in questi giorni dal ministero della Pubblica Istruzione, non colgono le problematiche relative all’idoneità sismica, che richiedono indagini mirate.
Anagrafe dell’edilizia scolastica
Sempre in tema di conoscenza della situazione degli immobili scolastici, la Toscana sta realizzando, prima tra le regioni italiane, una anagrafe dell’edilizia scolastica.
Questa indagine, le cui rilevazioni inzieranno la settimana prossima (saranno le Province a incaricarsene) consentirà di avere, entro il 2003, un quadro preciso e reale dello stato complessivo degli edifici scolastici di tutta la Toscana nonché una puntuale rilevazione sulla situazione relativa alle certificazioni edilizie. Nell’ambito di questa raccolta di dati la Regione Toscana compirà rilevazioni mirate alle lettura della qualità strutturale degli edifici dal punto di vista antisismico.
In questo modo saranno estese a tutto il patrimonio dell’edilizia scolastica (2.700 edifici) le informazioni adesso disponibili solo per Garfagnana, Lunigiana e Media Valle del Serchio.
Fondi per l’adeguamento antisismico
Dal 1988 la Toscana sta svolgendo, unica regione italiana, un’azione diretta di prevenzione, utilizzando fondi statali per l’adeguamento e il miglioramento antisismico di edifici pubblici come scuole, municipi, ospedali nelle aree più a rischio. I fondi statali, esauriti da tempo (e non più rifinanziati) sono serviti alla ristrutturazione di 140 edifici pubblici, tra cui 80 scuole della Lunigiana e della Garfagnana.
Fondi per l’edilizia scolastica
La Toscana ha sino a oggi utilizzato completamente tutti i finanziamenti distribuiti dalla legge nazionale per l’edilizia scolastica, e volti alla messa in sicurezza degli edifici.
Si trattava di finanziamenti esigui (40 miliardi) che le amministrazioni toscane competenti (Province e Comuni) hanno completamente utilizzato. Purtroppo questi finanziamenti, per quanto esigui, non possono ormai essere più utilizzati: il governo ha infatti azzerato questi contributi a partire dal 2002.
Di fronte all’emergenza terremoto, il comitato regionale delle pubbliche assistenze si è mobilitato con una raccolta fondi a favore dei terremotati. Per contribuire, i cittadini possono effettuare un versamento su conto corrente bancario secondo le seguenti modalità:
Anpas Comitato regionale toscano
‘conto solidarietà’
a favore dei terremotati
c.c.
1000/00
Cassa di Risparmio di Firenze Ag. 32
ABI 06160 CAB 02838
Calambrone (provincia di Pisa), l’Anpas nazionale ha attivato la sala operativa per la gestione e il coordinamento dell’emergenza. I volontari delle pubbliche assistenze di Marche, Puglia e Campania, sono impegnati nella cittadina di Colletorto (2.500 abitanti). La tendopoli allestita dalle ‘tute arancio’ ospita oltre 600 senza tetto. Nel paesino di Sant’Elia a Pianisi, gli uomini delle pubbliche assistenze fiorentine dovrebbero montare un punto medico avanzato per visite ambulatoriali e di emergenza; sempre dalla Zona fiorentina è partito un camion frigo per la distribuzione del latte messo a disposizione dalla Mukki.
Prossimi invii dalla Toscana, dal pratese e ancora dalla provincia di Firenze: reti e letti per gli sfollati.