Mozart, Mendelssohn e Stravinskij sono gli autori del primo appuntamento che, la sera di sabato 2, CARLO MONTANARO dirige a S. Stefano con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e LADISLAO HORVATH ( prima parte dell’Orchestra) solista nel Concerto per violino in re minore del romantico Felix; lo stesso direttore, ma nel pomeriggio di domenica 3 novembre, cambia programma e virtuosi – ALESSANDRO ALINARI e MARCO ZURLO violini, GEORGE GEORGESCU violoncello – per Vivaldi e Boccherini. E intanto, al TEATRO GOLDONI, una servetta tutta pepe e arguzia di nome Serpina si gioca come vuole il burbero padrone Uberto fino a farsi sposare: è “LA SERVA PADRONA” di Pergolesi, gioiello settecentesco nato come divertente intermezzo per un’opera seria, che da domenica 3 a giovedì 14 va in scena nel teatrino lorenese d’Oltrarno abbinata ad una seconda pagina pergolesiana, il “Salve Regina” ( solista Vassiliki Karajanni), e al Concerto per quartetto “La pazzia” di un altro compositore di scuola napoletana, Francesco Durante, che del talentoso quanto sfortunato autore della celebre “Serva” – morirà appena ventiseienne – fu insegnante.
Sul podio del frizzante intermezzo, che si avvale di due soli interpreti vocali – DANIELA SCHILLACI e MICHELE GOVI, più la presenza muta ma drammaturgicamente essenziale di Vespone, Antonio Caporilli –, e della regia di LORENZA CANTINI ( che riprende l’ambientazione ottocentesca ideata nel ’99 con Francesco Zito per il raffronto fra questa “Serva padrona” e quella di Paisiello), ci sarà ARNOLD BOSMAN, un giovane Maestro di origine sudafricana già altre volte applaudito al Teatro del Maggio.
“La serva padrona” avrà cinque recite serali ed una, domenica 10 novembre, pomeridiana, con biglietti - posto unico - a 20 euro ( ridotti 15).
A distanza di quattro secoli dall'invenzione del Melodramma, avvenuta alla corte medicea a Firenze intorno al 1600, il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Quarto Centenario della nascita dell'Opera ha riunito alcuni fra i più noti esperti della storia del melodramma, per rievocare i fasti della nascita della forma d'arte più rappresentativa della civiltà italiana, insieme al suo irradiarsi dalle corti e dai teatri pubblici italiani verso le grandi capitali di tutta Europa.
Per documentare lo svolgimento e le realizzazioni delle celebrazioni e allo stesso tempo fornire uno strumento divulgativo sulla nascita del Melodramma e sul suo irradiarsi da Firenze in tutta Europa nel corso del Seicento, è stato realizzato il Cd-rom "La nascita dell'Opera Da Firenze nel mondo". "Oggi, a conclusione delle celebrazioni per il Melodramma, è il momento di stilare un bilancio. Credo che il Comitato Nazionale abbia lavorato in modo positivo, in un'attività che ha fatto percepire la centralità di Firenze in questa vitalissima forma artistica - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani -.
Mostre, studi e ricerche sono stati molto importanti. Credo si sia raggiunto un ottimo livello anche per quello che riguarda le celebrazioni. L'Italia e Firenze in particolare sono stati i luoghi dove il Melodramma è nato e si è sviluppato". Il Comitato Nazionale, negli anni scorsi, ha organizzato 17 eventi tra spettacoli, concerti, convegni e due grandi mostre che hanno documentato e rievocato gli spettacoli e i protagonisti del primo secolo di vita dell'opera. Il Cd-rom, a cura di Luciano Alberti con la collaborazione di Eleonora Negri, è allegato, come omaggio, al mensile AMADEUS, in edicola nel mese di novembre 2002.
Il Cd-rom si articola in cinque parti: Celebrazioni, Musica e teatro in Italia dal cinquecento al seicento, l'Opera dalle Corti alle Sale pubbliche dall'Italia all'Europa, Schede tecniche, Cronologia.