FIRENZE 30 ottobre 2002 – Uno pseudordigno esplosivo è stato trovato questa mattina in Palazzo Pinucci, al numero 11 di via Cavour, sede di una parte degli uffici della Provincia di Firenze.
Si tratta di una bottiglia di plastica contenente apparentemente dell’alcool, con una miccia costituita da un pezzo di spago, con un cappuccio sul quale erano stati applicati alcuni fiammiferi ed un flaconcino.
A rinvenire l’ordigno, collocato di fronte alla porta dell’ascensore al primo piano del Palazzo, che ospita in particolare gli uffici del Consiglio provinciale e delle Aree della Cultura e delle Risorse Umane e Finanziarie, sono stati due dipendenti della Provincia alle 12.20 circa.
Sono state subito chiamate le forze dell’ordine.
Lo pseudordigno è stato rimosso dalla polizia. E’ intervenuta anche la Digos.
L’accesso di Palazzo Pinucci è permanente sorvegliato da personale della Provincia e da una telecamera. Il pubblico viene registrato.
“Valuteremo meglio l’episodio alla luce delle indagini – ha commentato il vicepresidente della Provincia Piero Certosi – ma, indipendentemente dalla natura dell’ordigno, che probabilmente non poteva esplodere e aveva solo una funzione dimostrativa, siamo fortemente preoccupati.
Tutto viene ad innestarsi in un clima di forte tensione, ad una settimana dal Social Forum. Qualcuno vuole evidentemente accentuare ancora di più l’allarme. Condanniamo fermamente l’accaduto e la strategia che pare stargli dietro ed auspichiamo invece che prevalgano il buonsenso e la tradizione di pace e di civiltà della nostra città”.
Raggiunto a Valencia, dove si trova per l’inaugurazione di una mostra, dalla notizia dello pseudordigno collocato questa mattina in Palazzo Pinucci, il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, ha commentato: “Questa nuova minaccia nei confronti delle istituzioni ci convince che, anche se è giusto non drammatizzare e attendere l’esito delle indagini per esprimere una valutazione, non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia.
Ormai ci sono troppi piccoli episodi, dalla bomba al Prefetto, alla pallottola inviata al Sindaco Domenici, per finire con quello di oggi da noi in Provincia, che sono in attesa di essere chiariti. E’ bene che lo siano quanto prima, da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, perché abbiamo bisogno di sapere se si tratta di azioni strumentali per alzare la tensione o di qualcosa di più serio. Di sapere cioè quale è la vera portata di tutti questi segnali e la misura in cui devono preoccupare le istituzioni democratiche”.
“Mi dispiace.
L’incontro per la firma del protocollo sulla sicurezza urbana con il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, previsto per oggi a Firenze, poteva essere un segnale evidente della collaborazione che la Regione ha sempre avuto in animo e che il ministro, a più riprese, ha richiesto e sollecitato”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini commentando l’annullamento della visita che il ministro Pisanu doveva compiere oggi a Firenze. “Prendo atto – ha continuato Martini - dei nuovi impegni che hanno reso impossibile la visita del ministro a Firenze.
Ho già preso contatto con la sua segreteria per fissare una nuova data per sottoscrivere l’intesa”. Il presidente Martini ha sottolineato che l’incontro odierno sarebbe stata anche l’occasione utile per dare al ministro tutte le informazioni sul lavoro fatto dalle istituzioni a Firenze in preparazione del Social Forum Europeo che si terrà nel capoluogo toscano dal 6 al 10 novembre. “A Firenze – ha detto ancora Martini - abbiamo fatto tutto quello che era ed è nelle nostre competenze e possibilità e mi sento di dire che siamo pronti all’evento del Social Forum.
Abbiamo risolto i problemi dell’organizzazione, della logistica e dell’accoglienza e registriamo un clima di dialogo tra forze dell’ordine, movimenti e istituzioni che si è rafforzato col passare del tempo”.
“Noi dunque – ha concluso Claudio Martini - ci sentiamo pronti. Se a questo nostro lavoro si aggiungerà il contributo importante del ministro degli Interni, così come indicato dallo stesso ministro nell’intervento alla Camera di ieri, si sarà realizzata l’indispensabile collaborazione per garantire il corretto svolgimento di un avvenimento così importante e complesso.
Questa positiva collaborazione tra le istituzioni è l’esatto contrario del gioco del cerino ed è la vera risposta che tutti i cittadini attendono”.