«Al quartiere 5 i dirigenti hanno cercato di intralciare il lavoro dei consiglieri di minoranza». L'accusa è stata lanciata da Antonio Gerardo Andriulli (Alleanza Nazionale) e Massimo Pieri (Forza Italia) e dai consiglieri del quartiere 5 Bruno Zoppi e Marco Stella. «Nonostante precise disposizioni regolamentari e di legge - hanno spiegato gli esponenti del centrodestra - alcuni dirigenti hanno utilizzato pretesti per ritardare o contrastare l'accesso ad atti che sono immediatamente accessibili ai consiglieri.
Un consigliere, per inesistenti ragioni di privacy, si è visto negare copia di alcune determinazioni. Se quanto successo non deriva da malafede, dobbiamo pensare che i nostri dirigenti abbiano una scarsa conoscenza di leggi e regolamenti?». «Questo - hanno concluso - è l'ennesimo episodio di una lunga serie di cui già più volte ci siamo lamentati e già decisamente stigmatizzata anche dal presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca. Dobbiamo arrivare a chiedere l'intervento diretto del sindaco? Dobbiamo invocare trasferimenti per i dirigenti?».