FIRENZE- Resta forte la preoccupazione delle comunità termali toscane per l’impatto della finanziaria 2003 che, nonostante le correzioni inserite nell’ultimo testo, si prevede comporterebbe comunque una riduzione delle cure con inevitabili ricadute, sia sull’andamento del turismo che sui livelli assistenziali garantiti per i cittadini. La Regione si è fatta immediatamente portavoce di questo allarme, mentre i comuni termali riuniti nell’Ancot, l’associazione nazionale dei comuni termali, hanno organizzato per sabato 19 ottobre, a Chianciano Terme, una grande assise aperta a tutte le realtà termali, cui sono stati invitati parlamentari, associazioni di categoria, istituzioni locali, forze sindacali e politiche.
L’iniziativa, alla quale è prevista la partecipazione, per la Regione Toscana, dell’assessore al turismo, commercio e terme Susanna Cenni, punta alla sensibilizzazione di tutte le componenti del mondo termale e, in particolare, delle istituzioni, per rivendicare, in vista dell’iter parlamentare della finanziaria, una modifica delle norme sul raddoppio del ticket e l’esclusione di alcune categorie dal regime di esenzione.
Il governo, con la sua finanziaria, va in controtendenza rispetto al processo di valorizzazione del termalismo al quale la Regione, insieme agli enti locali e alle parti sociali, sta lavorando, sia sul fronte turistico che sanitario, con il suo Piano di rilancio. Un piano che si sostanzia in circa 25 milioni di euro di contributi e punta sulla qualificazione dell’offerta e delle tendenze emerse negli ultimi anni (benessere, fitness, turismo verde) in parallelo con la valorizzazione della vocazione turistica di questi centri.
“Il governo sembra continuare a sottovalutare – spiega l’assessore Cenni – il peso di questo settore sulle economie locali. Basti pensare che, in Toscana, le terme rappresentano l’11% del movimento turistico complessivo, con un fatturato che supera i 30 milioni di euro”.
“Anche dal punto di vista della spesa sanitaria - fa rilevare l’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi - il risparmio ipotizzato sarebbe irrisorio dal momento che l’incidenza della spesa termale sul complesso della spesa sanitaria è appena dello 0,13 %.
Tutto questo avrebbe l’unico risultato, quindi, di penalizzare le aziende termali.” Qualche giorno fa, in vista della discussione parlamentare e del parere che la Conferenza unificata ha dato ieri sul testo del disegno di legge, gli assessori Susanna Cenni e Enrico Rossi avevano scritto ai colleghi delle altre regioni invitandoli ad una presa di posizione comune. E’ l’obiettivo che si pone l’incontro dell’Ancot di sabato prossimo (ore 11, Sala polivalente, viale Dante, Chianciano Terme).
A proposito del quale, il sindaco di Chianciano Terme e presidente dell’associazione David Bolici, ricorda: “In un contesto contrassegnato da difficoltà ma anche da un forte dinamisnmo delle aziende termali nonché da una forte attenzione da parte delle istituzioni, i provvedimenti annunciati dal governo si prospettano oltremodo penalizzanti e tali da pregiudicare l’integrità del tessuto economico-sociale in cui le aziende termali sviluppano la loro attività”.