In attesa che il codice della strada gli consenta di diventare operativo, il Tassò si perfeziona. Finora il risciò a pedali inventato da Fabrizio Covoni, imprenditore di Scandicci (è il presidente della cooperativa Tassò Italia), ha portato a spasso gratis per Firenze oltre 4000 riconoscenti fiorentini. Adesso, dopo tre mesi di sperimentazione, è pronto per farsi apprezzare anche dai turisti grazie a un dispositivo multilingue che consente di visitare comodamente la città ascoltando la storia dei suoi tesori artistici.
Il nuovo Tassò sarà presentato ufficialmente a Firenze tra un paio di settimane.
Ma intanto è stato in questi giorni una delle principali curiosità in mostra ad Ariambiente, il Salone ecologista che si chiude oggi a Marina di Carrara.
“Si tratta di un progetto di servizio turistico con visita guidata di Firenze”, spiega Covoni, “Abbiamo installato sul Tassò un lettore minidisc con la registrazione di un percorso prestabilito della durata di circa 30 minuti. Il turista non deve fare altro che indossare una comoda cuffia, ascoltare e guardare”.
La registrazione è stata fatta da cinque guide ufficiali fiorentine in altrettante lingue: oltre all’italiano, il francese, inglese, tedesco e spagnolo.
Considerato che un fiaccheraio con la sua carrozza prende da 20 a 50 euro, si può stimare su questa linea il futuro prezzo del Tassò.
Il tour previsto parte da Piazza della Repubblica, poi tocca piazza Duomo passando da via Calzaiuoli. Quindi via del Proconsolo, piazza S. Firenze, Piazza della Signoria, Por Santa Maria, borgo SS. Apostoli, via Tornabuoni, via della Vigna Nuova, Lungarno Corsini e Acciaiuoli, Ponte Vecchio e poi rientro in Piazza della repubblica da Por Santa Maria.
Considerata l’agilità del mezzo Covoni prevede di mettere ai pedali anche delle ragazze.
Il percorso si aggira sui 3 chilometri e prevede una sosta in piazza del Duomo e in Piazza della Signoria. Per il turista una full immersion tra le meraviglie di Firenze super rilassante, di grande suggestione e soprattutto a costo zero.
La ragione della gratuità del Tassò sta nel fatto, come noto, che il codice della strada non consente il trasporto di persone a pagamento con la bicicletta. Ne’ al momento sono previsti cambiamenti. Il Tassò si sta dunque autofinanziando grazie a una serie di sponsor che credono nel futuro di questo superecologico mezzo di trasporto.
“Il quale”, ricorda Covoni, “piace molto alla gente e meno a qualche politico che ha polemizzato contro l’idea stessa di usare un motore umano per trasportare altre persone.
Ciò anche se in Europa il Tassò è un mezzo ormai affermato, dalla Francia a Londra e a Berlino dov’è utilizzato a pagamento da oltre 200 mila persone l’anno.