Si è aperto questa mattina con il saluto del sindaco Leonardo Domenici nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il convegno nazionale "Modernità e diritti: la tutela delle vittime" organizzato dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e dalla Fondazione Luigi Guccione, ente morale per le vittime della strada. Obiettivi del convegno sollecitare l'approvazione della proposta di legge, pronta da oltre un anno, sull'assistenza e la tutela delle vittime, chiedere la riforma organica della normativa sul danno biologico e costituire la Fondazione italiana vittime che riunisca tutte le varie associazioni.
"Questo convegno ha un titolo impegnativo e un obiettivo molto importante - ha esordito il sindaco Domenici - e sono onorato che si svolga qui a Firenze, città che è rimasta profondamente ferita dall'attentato terroristico del 1993. Oggi sono presenti qui i familiari delle vittime di eventi drammatici come attentati o disastri ma anche di incidenti stradali o sul lavoro. Si tratta quindi di un appuntamento importante, l'occasione per approfondire le problematiche e rilanciare la richiesta di recepire la decisione quadro dell'Unione Europea in materia di assistenza e tutela delle vittime".
Il sindaco Domenici ha sottolineato come questo convegno sia anche la testimonianza della possibilità di instaurare un rapporto costruttivo tra le istituzioni e la società civile. "Ognuno ha i suoi compiti e deve fare il suo lavoro, ma è importante che si creino momenti di contatto e di rapporto tra la società civile e le istituzioni, soprattutto quelle locali che sono le più vicine ai cittadini". Hanno poi preso la parola per i saluti il vicepresidente della Regione Angelo Passaleva e il Procuratore della Repubblica Ubaldo Nannucci mentre l'introduzione ai lavori è stata affidata a Giuseppe Guccione, presidente della Fondazione Luigi Guccione.
L'assessore Cioni ha ribadito la necessità che il Parlamento approvi al più presto la legge sulla tutela e il sostegno delle vittime. "La proposta di legge elaborata dall'Osservatorio sui problemi e sul sostegno alle vittime di reato istituito presso il Ministero della giustizia dall'allora ministro Piero Fassino e che riprende le direttive europee è ancora ferma. Questo convegno è l'occasione per rilanciare il tema in modo da colmare il ritardo dell'Italia rispetto agli altri paesi europei".
L'assessore Cioni ha poi ricordato la novità della proposta di legge. "Viene radicalmente cambiato il ruolo delle vittime nel processo penale: da passivo ad attivo, da semplice strumento per provare la colpevolezza dell'imputato a soggetto con pari diritti e dignità. Prevista anche l'informazione alle vittime sui loro diritti, l'istituzione di un fondo statale per l'assistenza non solo economica ma anche legale e psicologica". La sessione mattutina ha visto docenti di diritto penale, psicologi, rappresentanti delle associazioni e fondazioni parlare di "La società del rischio e dell'insicurezza.
La tutela dei diritti delle vittime nella società contemporanea". La sessione pomeridiana si è occupata di "Profili sociologici e criminologici della vittimizzazione: responsabilità sociali e istituzionali" e ha visto le relazioni dei rappresentanti di molte associazioni e fondazioni, docenti universitari, magistrati. Domani mattina alle 9.30 i lavori riprenderanno con la sessione dedicata a "La dimensione europea della tutela delle vittime. Verso la costituzione della fondazione italiana vittime".
Tra le organizzazioni presenti la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, l'Unione familiari vittime delle stragi che riunisce le associazioni delle stragi di piazza Fontana, piazza della Loggia, Treno Italicus, Vittime di Ustica, Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Rapido 904 e via dei Georgofili, il Comitato 8 ottobre per non dimenticare (familiari delle vittime di Linate), il Comitato Vittime Moby Prince "140", l'Associazione 5 maggio Rinascere (familiari delle vittime di Sarno), l'Associazione delle vittime Banda Uno Bianca, l'Associazione vittime del terrorismo e dell'eversione, il Centro Alfredino Rampi, l'Associazione vittime "Istituto Salvemini" 6 dicembre 1990, l'Associazione memoria caduti del terrorismo tra le forze dell'ordine e i magistrati, l'Associazione Gabriele Bartolozzo (vittime del lavoro), la Federazione europea vittime della strada, la Fondazione Francesco Caffè e la Fondazione Niccolò Galli.
Il convegno, che si svolge sotto il patronato del Presidente della Repubblica, ha una lunga lista di enti patrocinatori tra cui il Senato, la Presidenza del Consiglio, il Parlamento Europeo, l'Anci, la Giunta Regionale.