"Anche per quest'anno il governo si è dimenticato dell'emergenza abitativa". Lo afferma l'assessore alle politiche per la casa e coordinatrice nazionale Anci-Casa Tea Albini, al termine di un incontro che si è svolto stamani in Palazzo Vecchio fra gli assessori alla casa delle città metropolitane. "Abbiamo apprezzato - dicono i rappresentanti dei Comuni - la Convenzione stipulata tra le associazioni dei proprietari e i sindacati degli inquilini per la revisione degli accordi della legge 431 del 1998, anche se questo può implicare un ulteriore impegno dei Comuni sia a livello di concertazione locale che di agevolazioni fiscali.
Ci meraviglia una volta di più che il governo abbia in animo di sostituire la concertazione con le forze sociali, con un decreto ministeriale che dovrebbe sancire i criteri generali per la definizione dei contratti di locazione, ma che non tiene conto della convenzione stipulata". "I Comuni - ha detto ancora l'assessore Albini - sono di nuovo soli nel fornire risposte ai cittadini. I temi che abbiamo rappresentato, ma che ancora non hanno trovato risposta riguardano l'annunciata ulteriore riduzione del contributo all'affitto, l'incertezza dei finanziamenti destinati all'edilizia residenziale pubblica e l'annunciata cancellazione delle agevolazioni fiscali".
"Molte famiglie - aggiunge l'assessore del Comune di Napoli Ferdinando Balzamo - hanno stipulato dei contratti di locazione confidando nel contributo pubblico. E' inaccettabile che non possano far fronte agli obblighi contrattuali, rischiando la morosità. I Comuni fino ad oggi hanno impegnato tutte le risorse disponibili su questo versante. Risorse che però rischiano di non essere sufficienti visti i tagli previsti e le limitazioni al prelievo fiscale locale". "Per quanto riguarda la programmazione a medio e lungo termine per l'edilizia residenziale pubblica - gli fa eco il vicesindaco di Venezia Michele Mognato - necessitano di fondi certi per realizzare opere che potranno dare una risposta permanente al problema dell'emergenza abitativa.
Certezze anche per le fasce più deboli, che non hanno nemmeno la possibilità di stipulare contratti di locazione. Infine le agevolazioni fiscali, che buoni frutti hanno prodotto finora, rischiano di scomparire. Ciò interromperebbe tutte le azioni di recupero e riqualificazione delle nostre città, anche con effetti negativi sull'occupazione e sull'economia locale". "Se non saranno fornite risposte adeguate - ha concluso l'assessore Albini - i sindaci saranno costretti a mobilitarsi di nuovo, con iniziative pubbliche che coinvolgano tutti i soggetti interessati, per richiamare l'attenzione di governo e parlamento su un problema che riguarda quotidianamente molte migliaia di cittadini e che, se non risolto, rischia di alimentare forti tensioni sociali nelle nostre città".(mr)