FIRENZE- «Non tutto gratis, ma neppure tutto a pagamento: perché sarebbe comunque qualcosa di estraneo alla tradizione di ospitalità della nostra città. In ogni caso nessun finanziamento diretto, impegnando risorse regionali dal bilancio 2002 o da quelli successivi». Lo ha ribadito il presidente della Toscana, Claudio Martini, che ieri pomeriggio è intervenuto in Consiglio regionale per chiarire le tanti voci che in questi giorni si sono rincorse su chi avrebbe sostenuto le spese per ospitare il Social Forum, che si svolgerà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 6 al 10 novembre.
«In questa vicenda ognuno deve assumersi le proprie responsabilità – ha detto Martini - noi ci assumeremo le nostre». «Al momento – ha precisato – non c’è però alcun atto formale o decisione presa. Né in giunta abbiamo mai parlato dell’argomento. La soluzione dovrà essere inoltre condivisa da Firenze Expo, senza danno alcuno per la società. E dovrà essere comunicata congiuntamente, perché a decidere non sarà soltanto la Regione. Per questo finora la comunicazione sull’evento è rimasta sotto traccia: nessun segreto e nessun retroscena, ma solo rapporti di positiva collaborazione con la società».
La soluzione per l’organizzazione del Sociale Forum si inserisce all’interno di una più ampia rivisitazione dei rapporti con Firenze Expo per l’uso della Fortezza: la giunta regionale vuole risolvere il contenzioso e aggiornare le modalità di rapporto tra Regione e Firenze Expo per quanto riguarda l’uso delle strutture.
«Ma non si tratta di una rivisitazione artificialmente costruita, nata solo per il Social Forum – ha chiarito Martini - Il rapporto con Firenze Expo era già a scadenza. Andava rivisto e questa rivisitazione si inserisce in un quadro di sollecitazioni anche nazionali». «Stiamo facendo le ultime veriche. Nelle prossime settimane comunicheremo la decisione» ha concluso il presidente della giunta toscana. «Non vorrei però che questa discussione sugli aspetti logistici della manifestazione – ha auspicato – ingigantisse oltre il dovuto la questione e ci facesse perdere di vista altri scenari.
In queste settimane sto assitendo a numerosi segnali interessanti nella comunità fiorentina e toscana. Noto che c’è un moltiplicarsi di iniziative, nelle associazioni religiose come nelle università, tese a cercare un dialogo ed un confronto con il mondo dei no global e new global. E questo penso che sia davvero importante».