FIRENZE- Il mercato del lavoro toscano reagisce positivamente alla congiuntura e mostra, anzi, segnali di miglioramento, sia rispetto allo stesso periodo di un anno fa che rispetto al trimestre precedente. Lo rilevano i dati Istat del luglio scorso, appena elaborati in chiave Toscana dal servizio lavoro della Regione.
Il dato più eclatante appare la secca caduta del tasso di disoccupazione, sceso ai minimi storici con il 4,1 per cento, quasi un punto al di sotto di quello registrato lo scorso aprile (5%) e anche di quello del luglio 2001 (4,9%).
Si riduce così sensibilmente il numero delle persone in cerca di occupazione: 64.000 a fronte delle 76.000 di un anno fa.
Rispetto a un anno fa, l’ulteriore caduta della disoccupazione porta la Toscana al di sotto del tasso medio del centro-nord (4,5%) e la distanzia notevolmente dalla media nazionale (8,7%).
Ritorna a crescere, sia pure in maniera più discontinua, anche l’occupazione che, rispetto a un anno fa, appare in contenuta ripresa (+0,7%, pari a 11.000 unità in più). Molto più marcata la ripresa rispetto ad aprile (+3,1 %, pari a 44.000 unità in più), che, dopo una fase di stasi nell’industria, sembra oggi estendersi a tutti i settori, a cominciare dai servizi (+3,4%) ma arrivando a comprendere anche il settore industriale (+2,3%).
Positiva anche la variazione in agricoltura, dove l’occupazione, da aprile a luglio, è cresciuta del 3,6%, mentre su base annua la crescita è stata addirittura del 5,6%.
“Questi dati collocano la Toscana ai minimi storici della disoccupazione – commenta l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi – e appaiono tanto più significativi in quanto si inseriscono in un contesto di difficoltà più generali per l’economia. Ciò significa che le politiche che la Regione ha messo in campo, e non da oggi, per l’occupazione, la formazione, l’istruzione hanno inciso positivamente sul mercato del lavoro e incoraggiano a proseguire con ancora maggiore determinazione per la strada intrapresa”.
Ma se la Toscana regge bene alla prova, l’invito è però a non abbassare la guardia. “Non possiamo distogliere gli occhi dall’evolversi della situazione economica - dice Benesperi – e in particolare dobbiamo prestare attenzione al settore industriale, oggi più vulnerabile. E’ quanto la giunta sta facendo in queste settimane che ci vedono impegnati nello sforzo di definire iniziative complessivamete in grado di modernizzare e innovare il sistema economico e sociale della nostra regione per renderlo più forte e competitivo”.
I problemi dell’azienda pistoiese Estel Class e il recupero ad attività produttiva dell’area Olivetti Sinthesis di Massa sono già all’attenzione della Regione.
In particolare saranno al centro della riunione convocata dall’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna che si svolgerà mercoledì 2 ottobre.
All’incontro, che è già stato convocato, sono stati invitati i rappresentanti di Fiom Fim e Uilm regionali e provinciali, le Rsu degli stabilimenti, gli enti locali interessati e i responsabili del progetto industriale del gruppo Estel e di Investire partecipazioni.
All’ordine del giorno i problemi legati all’annunciato trasferimento della produzione dallo stabilimento pistoiese al nuovo insediamento produttivo nella ex sede della Olivetti a Massa e la concretizzazione delle attività produttive e occupazionali delle due aree interessate per la realizzazione dell’ipotizzato polo toscano dell’arredamento del gruppo Estel.