La Biennale nasce con lo scopo di promuovere e valorizzare l'attività florovivaistica pesciatina che nel corso degli anni si è affermata nel comprensorio e che attualmente ha raggiunto valori economici e sociali di grande importanza sia a livello nazionale che mondiale, come dimostrano i dati statistici rilevati dal Mercato dei Fiori.
La prima mostra floricola ebbe luogo nel 1953, con pochi banchi sotto le pensiline delle piazzole del Mercato dei Fiori, senza un ordine razionale, ma confidando sulla qualità non comune dei fiori pesciatini.
L'iniziativa partì da alcuni volenterosi del Comitato Direttivo del Mercato.
L'anno successivo la Mostra venne ripetuta e l'affluenza degli ospiti, fu la conferma che si era sulla strada giusta. Allestire la mostra al Mercato portava intralcio allo svolgimento delle contrattazioni che per una settimana dovevano sottostare a restrizioni e difficoltà.
Nel 1956 fu messo a disposizione un nuovo locale scolastico e la Mostra cominciò ad assumere un proprio volto. L'ordinamento si mostrò più razionale, i visitatori poterono ammirare la produzione di fiori e rendersi conto dei continui progressi della fluoricultura.
Occorreva passare dalla fase sperimentale a quella stabile; fu così che il Comitato del Mercato, d'intesa con i rappresentati delle categorie interessate, stabilì che la Mostra si tenesse ogni due anni. La manifestazione assunse un carattere regionale e fu ufficialmente inclusa nel calendario delle mostre ed esposizioni italiane. Nel 1960, con la costruzione del complesso scolastico di "Valchiusa", realizzato dall'Amministrazione Comunale, fu possibile dare una struttura razionale ed elegante all'esposizione.
Ampi saloni, numerosissimi altri locali, un gran parco attorno al complesso, dettero la possibilità agli espositori di collocare in un ambiente ideale la più bella produzione di fiori recisi e di piante ornamentali.
L'esposizione nel frattempo, assunse carattere nazionale e fu inclusa nel calendario delle manifestazioni pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale. La città cominciò ad ospitare, insieme ad operatori economici di altre località italiane e stranieri. I visitatori superarono largamente le più rosee previsioni tanto che furono organizzate manifestazioni collaterali tecniche a livello europeo.
In quegli anni si registrarono a Pescia la nascita del Centro Sperimentale di fluoricultura e la presenza vivace ed attiva di due associazioni locali, una di produttori ed una di commercianti. Negli anni successivi la Biennale del Fiore si aprì sempre più all'Europa per i suoi contenuti tecnici, con convegni internazionali sull'import-export e sui vari problemi legati alla vivaistica.
Negli anni 60 s'impose a Pescia l'esigenza di essere punto di riferimento per tutto il settore dell'Italia Centrale; da ciò scaturì l'idea di dotare la città di un moderno centro di commercializzazione dei fiori d'Italia: "il Centro di Commercializzazione dei Fiori d'Italia".
In quegli anni fu indetto il concorso tra architetti ed ingegneri, a cui parteciparono oltre 70 tecnici. Quest'idea è diventata oggi una splendida realtà come dimostra la struttura in cemento armato, sorretta da 10 torri che si stagliano nel panorama pesciatino. Fu così che dal 1978 la Biennale ormai diventata un fatto d'importanza internazionale, ebbe come sede il nuovo "Centro di Commercializzazione, i cui lavori erano in una fase avanzata. La Mostra aveva trovato una sua precisa collocazione nelle varie manifestazioni italiane del settore, acquistando una caratteristica propria e conferendo validità ed originalità all'iniziativa, i cui scopi andavano sempre più delineandosi.
In questi ultimi anni vi è stato un forte sviluppo sia nell'organizzazione che nell'adesione da parte di operatori sempre più interessati ad iniziative che vedano valorizzare il loro lavoro. La Biennale del Fiore da piccola Mostra a carattere locale è divenuta una manifestazione a respiro internazionale, alla cui organizzazione attendono organismi pubblici e privati della Toscana. La manifestazione è stata sempre un'occasione per il lancio di novità di fiori e piante: dalla Biennale sono stati lanciati, sui mercati nazionali ed internazionali, i bonsai di olivo, gli agrumi da arredamento, la rosa senza spine "La Purezza", l'olivo da terrazzo e centinaia di nuove varietà di fiori recisi e di piante da arredamento.