FIRENZE- Pegaso: è questa la parola chiave per muoversi con facilità da una città all’altra della Toscana utilizzando, a parità di tariffe, autobus urbani, extraurbani e treni. Il cavallo alato, riprodotto su una carta magnetica, offre ai cittadini toscani la possibilità di scegliere ogni volta il mezzo più adatto alle proprie necessità e ai propri orari. Oltre un anno fa, nel maggio 2001, il Pegaso ha compiuto la sua prima apparizione: oggi, terminata la prima fase di sperimentazione, rilancia la sua offerta.
Regione Toscana, Provincia di Firenze e aziende di trasporto hanno infatti firmato a Palazzo Bastogi la convenzione con cui non solo si rinnova e si rafforza l’impegno per ‘Pegaso’, ma se ne allarga l’efficacia: se prima la tariffa integrata poteva essere utilizzata solo per i tragitti tra province diverse, da oggi essa funzionerà anche per spostamenti all’interno delle singole province; la prima provincia che entra da oggi nel sistema è quella di Firenze, le altre si inseriranno successivamente.
“Garantire ai pendolari toscani un modo più semplice, funzionale e anche vantaggioso di accedere ai servizi di trasporto: ecco il motivo per cui la Regione ha promosso questo sistema tariffario – ha spiegato l’assessore ai trasporti della Regione Riccardo Conti. “Pegaso – ha proseguito - è la dimostrazione concreta di come, con il passaggio delle competenze alla Regione, il trasporto pubblico toscano abbia scelto la strada della integrazione dei mezzi e delle tariffe. Una scelta che, ne sono certo, almeno diecimila pendolari, nei prossimi anni, condivideranno.
‘Pegaso’ darà così il suo contributo a un utilizzo sempre maggiore del mezzo pubblico”.
Ma vediamo, in che modo funziona, la tariffa simboleggiata dal cavallo alato, e allo stesso tempo quali sono stati i primi esiti della sperimentazione.
Cosa offre Pegaso
‘Pegaso’ offre tariffe omogenee, determinate in base alla distanza da percorrere e non al mezzo utilizzato. Con la tessera contraddistinta dal cavallo alato è possibile l’acquisto di abbonamenti mensili integrati che consentono di salire su qualsiasi vettore (autobus extraurbani e urbani, treni) per spostarsi da una località all’altra della Toscana.
Alcuni esempi.
Immaginiamo che un cittadino debba muoversi tra Siena e Firenze.
Il possesso dell’abbonamento ‘Pegaso’ gli consente sia l’utilizzo degli autobus Sita e Tra.In sull’autolinea che percorre la superstrada, sia quello del treno sulla linea Siena-Empoli-Firenze. Lo stesso cittadino può anche abbinare l’abbonamento extraurbano a quello urbano delle città di Siena (Tra.In) e di Firenze (Ataf). Altra tratta, quella tra Firenze e Prato. In questo caso l’utente che aderisce a Pegaso può scegliere tra il treno e gli autobus Cap e Lazzi; inoltre, può inserire nel suo abbonamento anche le linee urbane di Firenze (Ataf) e di Prato (Cap) avendo così a disposizione maggior possibilità di scelta soprattutto a livello di orari.
La stessa possibilità, da oggi, esiste per spostamenti all’interno della stessa provincia: così un pendolare che si sposta da Pontassieve a Firenze può utilizzare, a sua scelta l’autobus,il treno e inserire nella sua opzione anche il servizio urbano (Ataf).
Come aderire a Pegaso
Il primo passo per accedere ai servizi e ai vantaggi del sistema è quello di acquistare la tessera ‘Pegaso’: costa solo 6 euro ed è valida per tre anni. I moduli di iscrizione sono a disposizione dei cittadini presso gli uffici centrali delle aziende di trasporto pubblico che partecipano all’iniziativa.
Una volta in possesso della tessera, il cittadino può acquistare l’abbonamento sulla linea prescelta presso tutti gli uffici principali delle stesse aziende. Da quest’anno sia la tessera che l’abbonamento possono essere acquistati anche presso tabaccherie e servizi pubblici che espongono il marchio ‘Pegaso’.
Le aziende aderenti
Sono 23 in tutto, 2 di trasporto su rotaia e 21 su gomma. Il ‘Pegaso’ consente di utilizzare i treni regionali delle Fs (su tutto il territorio toscano), e della Lfi (linea Arezzo-Pratovecchio-Stia e Arezzo-Sinalunga) e gli autobus delle linee extraurbane Cap (Firenze-Prato), Lazzi (Firenze-Lucca, Firenze-Pistoia, Firenze-Viareggio, Firenze-Montecatini, Firenze-Prato, Lucca-Pisa-Livorno, Lucca-Pisa), Lfi (Arezzo-Siena), Rama (Firenze-Grosseto), Sita (Firenze-Siena), Tra.In (Firenze-Siena, Siena-Grosseto, Arezzo-Siena), di quelle urbane Ataf (Firenze), Atam (Arezzo), Atl (Livorno), Cap (Prato), Cat (Carrara, Massa), Clap (Lucca, Viareggio), Copit (Pistoia), Cpt (Pisa), Lazzi (Empoli), Rama (Grosseto), Tra.In (Siena).
Alla nuova convenzione hanno infine aderito le aziende di trasporto della provincia di Firenze: Fratelli Alterini, Safa, Autolinee Puccioni, Renieri, Ala, Florentiabus, Sam, Sat, Fratelli Magherini. Gli esiti della sperimentazione L’utilizzo di Pegaso è stato attentamente monitorato nell’autunno scorso dal Servizio statistico della Regione. Nel mese di ottobre, cui si riferisce la rilevazione, le tessere vendute sono state 2.453. Gli utenti si sono indirizzati su 118 tratte diverse, ma quasi tutti (81 per cento) con destinazione Firenze o Siena.
Le tratte prescelte dai pendolari sono state, nell’ordine, la Siena-Firenze, la Siena-Poggibonsi, la Prato-Firenze; autobus e treno sono stati utilizzati in maniera piuttosto equilibrata: autobus (41 per cento) e treni (35) o anche entrambi i mezzi (24 per cento). Facilmente identificabile la tipologia degli abbonati: lavoratori (48,5 per cento) e studenti (50,3) e anche il motivo della scelta: Il ‘Pegaso’ è stato scelto per la convenienza (60 per cento), ma anche per la possibilità di scegliere tra mezzi diversi (26) e per la semplicità di utilizzo (14).