DOCTOR 3 nasce nel 1997, la formazione, seppure inedita, conta su una profonda conoscenza reciproca, umana e musicale. Rea e Pietropaoli hanno debuttato insieme nel 1975 con il "Trio di Roma" con Roberto Gatto, ed in seguito hanno condiviso molte esperienze, tra le quali quella del gruppo Lingomania. Pietropaoli e Sferra hanno maturato la loro intesa con lo "Space jazz trio" di Enrico Pieranunzi, un gruppo che in dieci anni di storia ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti. Danilo Rea si diploma in pianoforte preso il conservatorio di S.
Cecilia, esordendo nel jazz nel 1975 con il Trio di Roma. Al suo attivo numerosissime collaborazioni, sia concertistiche che discografiche, con i maggiori jazzisti mondiali, quali Chet Baker, Lee Konitz, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Billy Cobham, Randy Brecker, Kenny Wheeler, John Scofield, Joe Lovano. E’ molto richiesto anche nell’ambito pop, dove è assiduo collaboratore dei più prestigiosi autori italiani, tra i quali Pino Daniele, Mina, Claudio Baglioni. Tra i suoi dischi, oltre che quelli del DOCTOR 3, da ricordare "Improvvisi" (1989, con Roberto Gatto).
Enzo Pietropaoli debutta professionalmente quale contrabbassista del Trio di Roma nel 1975, e collabora con i principali gruppi italiani, da Lingomania ai gruppi di Pieranunzi, alle registrazioni cameristiche di Rava. Come sideman ha suonato ed inciso al fianco di moltissimi musicisti di fama mondiale, quali Richard Galliano, Toots Thielemans, Chet Baker, Lester Bowie, Lee Konitz, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Billy Cobham, Archie Shepp, Joe Pass, John Scofield. La sua discografia comprende circa 50 incisioni, tre delle quali come leader ("Orange park", 1989; "To", 1992; "Stolen Songs", 1998).
Fabrizio Sferra è il batterista del West Trio dal 1979, e dal 1983 al 1992, con Enzo Pietropaoli, forma lo Space jazz Trio di Enrico Pieranunzi, nel 1988 miglior gruppo italiano per Musica Jazz. Al suo attivo registrazioni e collaborazioni con Mal Waldron, Johnny Griffin, Chet Baker, Woody Shaw. Notevole la sua attività didattica, presso l’Università della Musica di Roma. Il primo disco, “Tales of Doctor 3”, ha vinto il referendum di Musica Jazz come miglior prodotto italiano dell'anno, ed il gruppo si è guadagnato il premio della critica specializzata quale migliore formazione italiana del 1999, anno del suo secondo lavoro, "The song remains the same".
“Voglio restare bambino per sempre!”, esclama il clarinettista Tony Scott nella prima, gustosa traccia del nuovo album dei Doctor 3, “Bambini forever”, e il restare “bambini”, nei molti significati del termine, si riferisce qui alla musica, invocata da Scott come medicina per l’anima, ma è anche un appello alla preservazione della propria istintività, che da sempre è il segno stilistico distintivo del trio. Il clima di questo terzo album, dunque, nasce dai Beatles, presenti con molti brani - un vero leit-motiv compositivo, si sviluppa attraverso i Red Hot Chili Peppers, Wayne Shorter, Pat Metheny, Fabrizio De André e Sting.
Le sette mini-suites che raggruppano i brani e le citazioni nascono come cellule improvvisative con la funzione di passaggio tra i brani, ma all’ascolto più attento svelano e rimandano ad altri mondi musicali, altre idee, altre citazioni: come in un gioco di specchi, o di scatole cinesi.
Da alcuni anni la città di Chicago, nota per aver ospitato fasi cruciali nell’evoluzione di musiche americane quali il jazz ed il blues, ha riacquistato un posto di primo piano nelle cronache sonore grazie all’intensa attività di una nuova generazione di musicisti.
Il tratto che accomuna le nuove esperienze musicali di Chicago è il superamento di ogni divisione tra i generi, puntando ad un sincretismo che sintetizza jazz e rock, improvvisazione ed elettronica. Uno dei gruppi più rappresentativi del rinascimento sonoro chicagoano è il Chicago Underground Duo, composto dal suonatore di cornetta e strumenti elettronici Rob Mazurek e dal batterista e vibrafonista Chad Taylor. Il Chicago Underground Duo è distinto da un’originale proposta sonora; da un lato il duo considera l’eredità di capitoli centrali nella vicenda del jazz, in particolare l’esperienza del duo MU (che alla fine degli anni ’60 impegnava Don Cherry alla cornetta ed il percussionista Ed Blackwell), dall’altro i due musicisti sono attratti dall’elettronica, per una ricerca palpitante di nuove sonorità ed equilibri.
I dischi pubblicati dal duo ‘12°Of Freedom’, ‘Synesthesia’, ed il recente ’Axis and Alignment’, editi dall’etichetta Thrill Jockey, illustrano una musica appassionata, che incanta per la sua originalità, per il solismo narrativo e drammatico di Mazurek e per la travolgente vitalità ritmica di Taylor. Ai dischi del Duo si aggiungono le incisioni effettuate con le altre sigle, tra cui ‘Playground’ inciso con un collettivo allargato, la Chicago Underground Orchestra, nel 1997, per la storica etichetta del jazz di Chicago, Delmark.
Il CUD suonò in esclusiva europea per il Musicus Concentus nel novembre 2000; da allora il Musicus Concentus ha ospitato i musicisti del CUD in varie occasioni e in differenti formati musicali. L’idea di una produzione originale per Toscana Musiche è nata considerando che il CUD è già stata la cellula base di una serie di gruppi, il Chicago Underground Trio, Quartet e così via fino ad arrivare all’Orchestra. La produzione originale per Toscana Musiche, denominata TUSCANY (CHICAGO) UNDERGROUND ORCHESTRA, prevede l’incontro tra Rob Mazurek e Chad Taylor ed un gruppo di alcuni dei migliori giovani musicisti toscani di jazz, i sassofonisti Mirko Guerrini e Nico Gori, il trombonista Rodolfo Sarli, il tastierista Franco Santarnecchi, il contrabbassista Filippo Pedol per approdare, dopo una serie di prove, ad un repertorio comune che verrà proposto in una serie di concerti nel 2002.
Spettacolo musicale fiorito a Broadway tra 1800 e 1900, il Musical (abbreviazione di Musical comedy) nasce come adattamento dell’operetta europea al gusto e al costume americano, caratterizzandosi come commedia dal carattere brillante che tuttavia non esclude motivi nostalgici, distinguendosi per spettacolarità scenica, raffinatezza orchestrale e brani musicali di eclettica derivazione (musica leggera, jazz, opera). Il genere raggiunge il suo apice negli anni tra le due guerre, presentandosi spesso in versioni cinematografiche di successo.
Il programma "Quattro passi per Broadway" fa parte dei progetti di Antonella Ruggiero con il quartetto Arkè, nato nel ’96 da una grande affinità nel modo di sentire ed interpretare la musica ha portato questi quattro musicisti su un cammino comune: viaggiare all’interno di generi musicali differenti senza pregiudizi cercando di far risaltare le qualità presenti in ogni forma di espressione musicale. Il territorio ideale per questo tipo di ricerca è la musica del Novecento e contemporanea, che offre un ambito molto vasto di generi musicali comprendente il jazz, l’avanguardia, il pop e l’etnica, di cui l’Arkè propone sia brani di repertorio per quartetto, che proprie composizioni ed arrangiamenti originali.
Una delle più note voci del pop italiano ed un quartetto d'archi di grande versatilità viaggiano insieme all'interno delle musiche contemporanee scoprendo nuove modalità di arrangiamento ed interpretazione. In questo programma eseguono le più note melodie del Musical americano, rivisitate in originali arrangiamenti.