Firenze sarà il Comune capofila degli interventi delle città d'arte italiane in soccorso dei centri dell'Europa centrale colpiti dalle recenti alluvioni. Il vicesindaco Giuseppe Matulli ha scritto una lettera al sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta con cui si illustra il piano elaborato a sostegno delle città d'arte colpite dai recenti eventi calamitosi. "Dopo il piano di intervento che abbiamo elaborato con la Provincia e il Dipartimento nazionale per la protezione civile a favore di Dresda in nome del rapporto di gemellaggio che lega Firenze alla capitale della Sassonia - spiega il vicesindaco Giuseppe Matulli -, l'Amministrazione fiorentina ha deciso di allargare il campo di azione anche alle altre città colpite dalle recenti alluvioni.
Si tratta di applicare lo schema già elaborato per Dresda e che prevede la collaborazione concreta dell'Opicificio delle Pietre Dure, della Biblioteca Nazionale, del Laboratorio del Restauro e delle altre realtà cittadine che operano nel restauro e del recupero dei beni culturali agli altri centri dell'Europa centrale tra cui ovviamente Praga". Il vicesindaco Matulli nella lettera precisa che Firenze è la capofila delle città italiane che hanno raccolto l'appello lanciato dal presidente dell'Anci e sindaco di Firenze Leonardo Domenici volto all'organizzazione di un intervento per il recupero dei beni culturali danneggiati dalle recenti alluvioni.
"Abbiamo già richiesto alle ambasciate di conoscere le necessità specifiche - aggiunge il vicesindaco Matulli - per progettare una presenza operativa completamente autonoma dal punto di vista logistico. E abbiamo anche chiesto al Dipartimento nazionale della protezione civile il supporto tecnico e operativo necessario tra cui l'accreditamento internazionale per le persone da inviare nelle varie città, la disponibilità di un aereo C130 per il trasporto di uomini e mezzi, il materiale per l'allestimento del campo base".
Intanto già domani potrebbero arrivare da Dresda il via libera all'invio di un nucleo di valutazione dei danni al patrimonio artistico e culturale. Ieri il vicesindaco Matulli ha inviato per fax una lettera al vicesindaco della capitale della Sassonia Vogel con un'ipotesi di piano di interventi messo a punto dalla protezione civile del Comune in collaborazione il Dipartimento nazionale della protezione civile e il sistema provinciale della protezione civile. Si tratta di interventi specificatamente rivolti alla tutela e recupero dei beni culturali, artistici e storici danneggiati dall'alluvione e saranno portati a termine dai tecnici dell'Opicificio delle Pietre Dure, della Biblioteca Nazionale e delle altre istituzioni.
"Grazie ai rapporti tra le facoltà di Architettura dell'Università di Firenze e quella di Dresda - aggiunge Matulli - siamo riusciti a metterci in contatto con l'amministrazione cittadina e probabilmente tra breve avremo una precisazione sulle necessità e le richieste di intervento".