"Nella zona dell'Osmannoro, in via Tevere, due giovani operai polacchi stanno caricando su un furgone la marce prelevata da un magazzino di cinesi -racconta stamani la cronaca della Nazione- quando sono stati aggrediti da tre banditi, pare italiani. Momenti di grande tensione, durante i quali i malviventi hanno cercato di portare via tutta la merce. Ma una delle due vittime ha reagito, quasi inaspettatamente, ed è stata la tragedia. Uno dei banditi gli ha sferrato una coltellata al basso torace, mentre l'altro compagno assisteva impotente alla scena.
Alla fine i tre sono stati costretti a fuggire a piedi per raggiungere una Saab, rubata il 31 luglio a Massarosa, dileguandosi nel buio della zona dell'Ingromarket. Immediato è scattato l'allarme: i volontari della Misericordia di Sesto, allertati dalla centrale del 118, si sono subito accorti che per il polacco - K.M. di 38 anni - c'era poco da fare, e infatti è morto alle 21.30. La ferita alla gola gli è stata fatale, a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo compiuti ripetutamente dal medico.
Nel frattempo la polizia ha organizzato una vera e propria caccia all'uomo: i tre sono praticamente braccati. La Saab è stata ritrovata alle 21.45 vicino alla zona dell'agguato: all'interno c'era ancora il coltello insanguinato. Si cercano disperatamente i tre banditi: il polacco sopravvissuto ha raccontato che parlavano italiano, ma essendo sotto choc non ha potuto fornire altri particolari. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, intorno a Firenze".
Si chiamava Annalisa Vicentini,
aveva 24 anni ed era di Livorno, la donna uccisa ieri,
forse per rapina, in una pineta della zona di Quercianella.
Con lei c'era Stefano Poli, un livornese di 39 anni che
lavora come poligrafico al quotidiano 'Il Tirreno'.
L'uomo e'
rimasto illeso e ha fornito ai carabinieri la ricostruzione
di quanto accaduto. I militari hanno confermato che la rapina
c'e' stata, perche' dal portafogli e' stato prelevato del
denaro.
Poli e' stato sottoposto alla prova dello stub per appurare
se sia stato lui a sparare. L'uomo ha raccontato che era in
auto con la giovane donna, quando sarebbe spuntato il
rapinatore, un uomo con lunghi capelli biondi, apparentemente
straniero, armato di pistola. Poli ha avuto una colluttazione
con il rapinatore che gli ha procurato escoriazioni alla
fronte ed alle mani.
Poi lo sparo e la fuga del rapinatore
che ha lasciato la pistola con il silenziatore all'interno
della Mercedes.
Sono già stati riconsegnati ai legittimi proprietari gli strumenti musicali rinvenuti venerdì dalla Polizia Municipale in un canneto vicino alla Goricina. Ieri una donna si è presentata all'ufficio del Nucleo controllo del territorio con una copia della denuncia di furto presentata dal marito, al momento fuori città, ai carabinieri di Peretola. Dopo una prima verifica, gli agenti hanno mostrato gli strumenti musicali e le altre apparecchiature alla donna che ha riconosciuto gli oggetti come quelli che le erano stati rubati dall'auto nella notte del 14 agosto.
Gli agenti hanno poi contattato la Procura della Repubblica che ha immediatamente convalidato il sequestro disponendo contestualmente la restituzione degli oggetti ai legittimi proprietari. Intorno alle 10.30 la donna ha potuto lasciare l'ufficio della Polizia Municipale con gli oggetti rubati e poi ritrovati. Il recupero degli oggetti, valore stimato di alcune migliaia di euro, è stato effettuato venerdì durante un sopralluogo effettuato dal Nucleo controllo del territorio lungo un tratto di strada sterrata parallela al torrente Goricina vicino all'ex Italcementi.
Fra gli oggetti due casse di amplificatori, una chitarra elettrica, una tastiera a cinque ottave, una borsa in tessuto contenente cavi per far funzionare la strumentazione, due maracas.