Sarà l'Amministrazione comunale a coordinare gli interventi per il recupero dei beni artistici, storici e culturali di Dresda, la capitale della Sassonia gemellata con Firenze e colpita duramente dall'alluvione di questi giorni. E' questo il risultato della riunione che si è svolta questa mattina a Palazzo Vecchio presieduta dal vicesindaco Giuseppe Matulli e che ha visto la partecipazione degli assessori alla protezione civile Paolo Coggiola e alla cultura Simone Siliani. Presenti anche rappresentanti dell'assessorato ai gemellaggi, del centro operativo della protezione civile del Comune, della soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, della soprintendenza ai beni artistici e storici, della Biblioteca Nazionale, del Gabinetto Vieusseux, di Legambiente oltre al responsabile della protezione civile della Provincia Luigi Brandi e il soprintendente all'Opificio delle pietre dure Cristina Acidini.
Sul tavolo il piano di interventi messi a punto dalla protezione civile del Comune in collaborazione con il Dipartimento nazionale della protezione civile presso la presidenza del consiglio dei ministri e il sistema provinciale della protezione civile per prestare soccorso al patrimonio culturale e artistico di Dresda. "Il pacchetto di interventi messi in campo dall'Amministrazione comunale e dalle altre istituzioni cittadine è già definito - spiega il vicesindaco Matulli - . Siamo già in contatto con il Dipartimento nazionale della protezione civile per avere il supporto tecnico e operativo necessario tra cui l'accreditamento internazionale per le persone da inviare a Dresda, la disponibilità di un aereo C130 per il trasporto di uomini e mezzi, il materiale per l'allestimento del campo base".
"Insieme alla Provincia - aggiunge l'assessore Coggiola - abbiamo attivato tutte le risorse possibili, elaborato il piano e siamo pronti a partire non appena ci comunicheranno le necessità". La stessa disponibilità vale anche per le altre città colpite dalle alluvioni secondo l'appello presentato dal sindaco Leonardo Domenici nella sua veste di presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani). "Siamo in contatto con il Dipartimento nazionale per la protezione civile della presidenza del consiglio dei ministri - spiega il vicesindaco Matulli - che in questi giorni ha già inviato a Praga un centinaio di pompe e oltre 230 deumidificatori e ci siamo messi a disposizione del coordinamento istituito dal presidente della commissione europea Romano Prodi per le iniziative di sostegno ai paesi colpiti dalle alluvioni".