FIRENZE- Festeggerà il quattordicesimo compleanno in Perù, assieme al padre e alla sorella, che non vede da mesi. Claudia Caballero, la ragazzina peruviana che era venuta in Toscana per curarsi di un osteosarcoma, una grave forma di tumore osseo, è guarita, e torna a casa, con la mamma Giuliana, che l'aveva accompagnata in questo viaggio della speranza, e il fratellino Rodrigo Arturo, nato nel gennaio scorso, durante il soggiorno in Italia. Claudia era arrivata in Toscana nell'ottobre 2001, con una diagnosi di osteosarcoma all'omero sinistro.
Per l'intervento e le terapie erano necessari cento milioni di vecchie lire. La Caritas di San Marcello mise a disposizione una casa per la famiglia della bimba, e assieme al quotidiano 'Il Tirreno' lanciò un appello, subito raccolto dall'assessore per il diritto alla salute della Regione Toscana Enrico Rossi, che in una lettera alla bambina annunciò che la Regione si sarebbe fatta carico di tutte le spese necessarie. Così è stato: il caso di Claudia è stato inserito tra quelli seguiti dal progetto di cooperazione sanitaria (che ogni anno prevede accoglienze e cure negli ospedali toscani per 250 piccoli pazienti), e la Regione ha finanziato ricovero, intervento e terapie.
Dopo il trapianto di osso all'omero sinistro, effettuato al Cto di Careggi, e la chemioterapia cui è stata sottoposta al Meyer, ora Claudia è guarita, e tra pochi giorni tornerà a casa, in tempo per festeggiare, il 15 agosto, il quattrodicesimo compleanno con tutta la famiglia riunita.
Intanto, da un turista californiana giunge un riconoscimento per la sanità toscana.
La signora, affetta da un tumore che la obbliga a continui cicli di chemioterapia, è venuta in vacanza con il marito sulle colline senesi. Durante il soggiorno in Toscana, è stata curata all’ospedale di Nottola, della Asl 7, dall’équipe dei dottori Sergio Crispino e Francesco Di Clemente. Una volta tornati in California, la signora e il marito hanno scritto al direttore della Asl 7, Roberto Malucelli, una lettera in cui con grande calore esaltano la disponibilità e la competenza riscontrate nell’ospedale senese.
“Il servizio ricevuto è stato eccellente - si legge tra l’altro nella lettera - come mai visto prima in nessun altro ospedale al mondo”.