L’anno scorso c’é stato Bisio, ed è stato un successo annunciato. Quest’anno il connubio Zelig –Tignano si rinnova con lo spettacolo (lunedì 15 luglio alle 21.30) della RED CAT ZAZOU BAND, conosciuta dal grande pubblico come la “BAND DELLE SIGLE DI ZELIG”. Travolgenti, ironici, accattivanti, e -soprattutto - grandi musicisti. Ecco chi sono i Gatti Rossi: una ex–modella come cantante - fisico mozzafiato e voce da brividi, un giovane direttore d’orchestra con un sogno molto particolare – ricomporre l’orchestra jazz che era stata di suo nonno - e 7 jazzisti di prim’ordine.
L’ultima serata del Festival Teatro e Musica nel castello a Tignano: al fresco, senza problemi di parcheggio, all’insegna del divertimento, dell’ironia, e della buona musica.
Qual è l’elemento che, assieme alle caratteristiche musicali formali, rende così accattivante il jazz dei primi grandi maestri? E qual è il fil rouge delle canzoni swing italiane dai tempi di Natalino Otto e Pippo Starnazza ad oggi?
L’IRONIA. È lei il legame che unisce indissolubilmente determinati suoni e ritmi ai testi: autori e parolieri hanno spesso condiviso il senso dell’ironia, suggerito nelle loro produzioni tanto nelle note che nelle parole.
E così gli interpreti, fossero i «divi» americani o i loro emuli italiani a partire dagli anni Trenta-Quaranta. Lo spettacolo musico-teatrale della Red Cat «Zazou» Band – band delle sigle di «Zelig» 2001 – vuole proprio coinvolgere il pubblico in un’atmosfera d’altri tempi all’insegna dell’IRONICO SWING. Assieme alla cantante inglese e al vocalist italoamericano i «Gatti Rossi» ci conducono in questo percorso tra la musica di New Orleans, Chicago e New York (i grandi standards vocali di Fats Waller, Goodman, Ellington, Billie Holiday, etc,) e lo Swing di casa nostra (Barzizza, Otto, Arigliano e Sergio Caputo), in un alternarsi di brani italiani e «d’importazione» che vanno a disegnare i «ritratti» dei personaggi che li hanno resi celebri.
Tutto giocato sul filo dell’IRONIA. Alcuni brani in programma: Jumpin’ Jive, Swing Brother Swing, È quel fox-trot, Lungo il Viale, Mack the Knife, Metamorfosi, Love me or leave me, Ten cents a dance, Un sabato italiano, È solo questione di tempo, What a little moonlight can do.
C’era una volta un’orchestrina sanremese perché suonava negli hotel di lusso, al cospetto dell’aristocrazia internazionale, nelle sale da ballo più esclusive. Capelli impomatati, frac d’ordinanza, gardenia all’occhiello, si cimentava in un genere avveniristico per l’Italia degli anni ’20: il Jazz.
Il ricordo di quella band chiamata Red Cat, sarebbe rimasto relegato in alcune foto ingiallite e nella memoria di pochi archivisti jazzofili se nel giugno dell’89 un eccentrico giovane musicista sanremese, tal Freddy Colt, non avesse deciso di farsi un regalo per i suoi 18 anni: rifondare l’orchestra che era stata del bisnonno il contrabbassista Antonio Semiglia. Scherzi del destino: 75 anni dopo la sua fondazione ecco la Red Cat nella versione Zazou Band raggiungere notorietà nazionale grazie alla trasmissione televisiva Zelig di cui registra una serie di sigle di apertura.
Si interpreta, proprio il jazz delle origini in una rivisitazione perfetta: una cantante dalla presenza magnetica con splendida voce e fisico mozzafiato racchiuso in mise d’epoca, lancia il gruppo sugli standards dei grandi del Mainstream. Delle potenzialità della band però si era già accorta anche la Rai che aveva invitato i Red Cat in quindici puntate di Uno mattina.
Come raggiungere Tignano
DA FIRENZE – Al Galluzzo imboccare la superstrada Firenze – Siena. Uscire a Tavarnelle V.
P. e svoltare a sinistra. Proseguire sulla Statale Cassia per 7,5 km e al primo grande incrocio svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Tignano (circa km 4).
DA SIENA – Prendere la Superstrada Firenze-Siena. Prendere lo svincolo su Poggibonsi Nord e uscire dal raccordo sulla Statale Cassia. Svoltare a destra e proseguire per 2,5 km, poi di nuovo a destra. Proseguire per km 4,5 e svoltare a sinistra. Proseguire per circa tre km.