Non più solo la presenza fissa della Polizia Municipale. Da ieri sera, in Piazza Santo Spirito, insieme ai Vigili Urbani anche gli agenti della Questura di Firenze. Lo ha reso noto ieri l'assessore alla sicurezza Graziano Cioni dopo il grave episodio che, mercoledì sera, non è costato la vita ad un giovane extracomunitario solo per la prontezza e i riflessi di una vigilessa. ''E' stata lei, infatti, a improvvisarsi infermiera e a bloccare l'emorragia causata da un colpo di arma bianca inferto al collo del giovane da una persona subito datasi alla fuga'', ha raccontato l'assessore che ha già proposto un encomio da assegnare alla vigilessa alla prossima festa del Corpo di Polizia Municipale.
Cioni, dopo aver anche annunciato che sono stati richiesti tutti i documenti relativi all'intervento del 118, ''che secondo i testimoni, vigili compresi, sono arrivati venti minuti dopo la chiamata alla centrale, un ritardo poco comprensibile'', ha spiegato che la decisione di far entrare in 'campo' gli agenti di polizia è stata presa di comune accordo con il Prefetto Achille Serra e il Questore Giuseppe De Donno. ''Questo episodio, e altre situazioni avvenute negli ultimi tempi - ha aggiunto - ci confermano che il 'modulo' studiato per Santo Spirito, la presenza fissa della Polizia Municipale, e quella dinamica (frequente passaggio di volanti) della Questura, non era adeguato''.
Santo Spirito, ''dove pure la situazione dall'apertura (1 giugno) del posto fisso dei Vigili Urbani è nettamente migliorata'', resta una dei pochi luoghidi Firenze dove la presenza di piccola delinquenza è ancora troppo alta. ''Proprio per questo abbiamo concordato questa novità a partire dalle 19.00 di oggi. Poliziotti e Vigili urbani non si limiteranno a presidiare il territorio ma, qualora vi arrivino persone già conosciute o con intenzioni non chiarissime, saranno identificate. Insomma, non si aspetterà che il loro numero diventi troppo alto''.
A confermare come la situazione sia in realtà migliore rispetto a un anno fa, sono stati il comandante della Polizia Municipale, Alessandro Bartolini, e la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi, che ha ringraziato apertamente i Vigili urbani per il lavoro svolto quotidianamente. ''I nostri agenti, cui la legge non riconosce comunque compiti di ordine pubblico - ha detto Bartolini - non si limitano a presidiare il territorio. Certo fanno il loro lavoro di controllo anche sul traffico (dal 1 giugno 2002 sono stati fatti 175 verbali di contravvenzioni e 26 veicoli sono stati rimossi), ma sono attenti a tutto ciò che accade nella Piazza e nelle strade limitrofe.
Dalla richiesta di rimozione delle scritte sui muri ai controlli per evitare troppo rumore nei locali''. E un'altra conferma arriva dai numeri: ''l'estate scorsa ogni notte arrivavano alla centrale 4/5 chiamate da Santo Spirito. Dal primo giugno di quest'anno sono state solo tre''. Gli agenti della Polizia Municipale, inoltre, sono sempre intervenuti nei cinque episodi, compreso quello di ieri sera, di rissa e forse solo ''grazie a questi interventi - ha concluso Bartolini - siamo riusciti ad evitare conseguenze più gravi''.
Infine Cioni ha annunciato anche l'attivazione, in collaborazione con la Questura e il Comando dei Carabinieri, ''di quattro pattuglioni notturni misti (con i Vigili Urbani) ogni settimana per il controllo del territorio''.
«Per risolvere il problema sicurezza non bastano i vigili di quartiere ed i pattugliamenti notturni. Ci vuole anche un organismo unico, un vero e proprio "Ente per la sicurezza" che raccolga tutte le competenze in questo settore e sia in grado di coordinare le operazioni per la tutela della legalità».
E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «Ieri notte, in piazza Santo Spirito - ha aggiunto Pieri - un giovane è stato accoltellato. Come si vede il controllo dell'ordine pubblico è ritornato ad essere uno dei grandi problemi della città». «Una delle possibili soluzioni - ha spiegato l'esponente del centrodestra - è, appunto, quella di un "ente pubblico per la sicurezza", diretta espressione dell'amministrazione comunale, in collegamento con le forze dell'ordine e con una ricaduta immediata e pratica nella realtà attraverso un apposito sportello, munito di call center, al quale rivolgersi per le emergenze».
«Un call center del genere - ha concluso Pieri - dovrà raccogliere tutte le segnalazioni dei cittadini e intervenire con la massima sollecitudine a seconda delle richieste».