FIRENZE- «Il 2003 sarà contrassegnato per la nostra regione da una congiuntura economica favorevole. Con il Dpef puntiamo a sostenere lo sviluppo di qualità ed una crescita economica duratura e sostenibile per la Toscana». Lo ha sottolineato l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione economica, Marco Montemagni, intervenendo oggi in consiglio regionale sul Dpef 2003. Quanto alla parte fiscale, la proposta della giunta è di non accrescere la pressione tributaria, confermando tutte le agevolazioni Irap già decise nel 2000 e nel 2001 con la novità, anzi, dell’estensione delle agevolazioni per i Comuni montani anche alle attività esercitate nel territorio montano dei Comuni che lo sono solo parzialmente.
«L’anno prossimo – ha spiegato l’assessore Montemagni, accennando alle previsioni economiche dell’Irpet e di altri primari istituti di ricerca - il Pil crescerà nella nostra regione di quasi il 3 per cento.
Cresceranno pure gli investimenti e le esportazioni e riprenderà il consumo delle famiglie. Crescerà inoltre l’occupazione, contribuendo ad avvicinare le diverse aree della Toscana. La Regione punta ad assecondare e qualificare questa nuova fase di crescita economica, per rendere ancora più vivibile la Toscana». Per farlo tre sono i grandi assi, su cui ruota anche il Dpef 2003. C’è il programma straordinario triennale di investimenti varato nei mesi scorsi dalla giunta. «Da qui al 2005 – si sofferma l’assessore - grazie a questo piano saranno creati 32 mila posti di lavoro.
E’ un programma di investimenti per quasi 1.500 milioni di euro, dei quali 950 direttamente a carico della Regione e il più grande investimento mai fatto, a cui il Consiglio regionale, d’intesa con la giunta, ha aggiunto altri 26 milioni per l’adeguamento delle strutture sanitarie, 5 per il rilancio dei poli espositivi e congressuali, 10 milioni per l’acquedotto di Montedoglio e altrettanti per migliorare la qualità urbana di Firenze. Interverremo sulle strade e contro l’erosione della costa, per costruire nuovi alloggi per gli studenti universitari e potenziare le infrastrutture telematiche e i musei, per modernizzare la sanità e costruire nuove strutture sociali».
«Accanto a questo programma – continua l’assessore – altrettanto importanti sono gli interventi previsti nell’intesa del 1998 e nei successivi accordi programma quadro tra Governo e Regione, i quali troveranno il massimo di effetto proprio nel 2003.
Infine ci sono i programmi comunitari e i fondi strutturali: 500 milioni di euro nel 2003, a cui si aggiungeranno ulteriori risorse avanzate dagli anni precedenti, per uno stanziamento complessivo di quasi 3.000 milioni dal 2000 al 2006». «Sul fronte delle entrate – annota l’assessore - c’è da evidenziare l’indisponibilità, tuttoggi, del Dpef approvato dal governo. Tutto ciò rende incerte certe previsioni, a partire dall’andamento dei gettiti tributari, dalla ripartizione regionale ancora indeterminata del fabbisogno sanitario stabilito con gli accordi del 2001 e dalla fiscalizzazione della quota di compensazione per i minori gettiti di tasse automobilistiche, accisa sulla benzina e recupero dell’Iva sui contratti per i trasporti.
Dovremo porre attenzione all’andamento di spese ed entrate: il rapporto tra queste due voci è comunque assai più equilibrato in Toscana che nella maggioranza delle altre Regioni».