La crisi della Fiat ha indotto una delle sue maggiori fornitrici di componenti, la multinazionale inglese GKN, ad attuare una
settimana di cassa integrazione per 300 operai e 50 impiegati nello stabilimento di Campio Bisenzio; ma per fine anno l'organico complessivo dell'impianto, attivo dal 1997 dopo la chiusura dello stabilimento fiorentino della Fiat a Novoli, dovrebbe scendere da 700 a 600 unita'.
“Non ci sono le condizioni per l’accordo con il governo”. Lo ha ribadito ieri Epifani, prossimo leader della Cgil, durante un’iniziativa sindacale a Firenze.
Alla base delle difficoltà, le politiche che il governo intende adottare sia per quanto riguarda l’articolo 18, che per il fisco, il “sommerso” e il mezzogiorno. Se Cisl e Uil vedranno la possibilità di un’intesa, a detta di Epifani, si prospetta il pericolo di uno strappo tra i sindacati. Intanto la Uilm denuncia la situazione di crisi della GKN, una delle maggiori fornitrici di componenti della Fiat. In questo frangente i sindacati di categoria si sono mostrati uniti contro i 100 licenziamenti previsti dalla ditta fiorentina entro la fine dell'anno.
Per il momento è stato deciso un pacchetto di 8 ore di sciopero, ma non sono escluse soluzioni alternative, come nuovi clienti, qualificazione degli addetti e innalzamento della qualità certificata.
Oggi alle ore 10:00 presidio sotto la Prefettura. Nel corso dell'iniziativa raccolta delle firme per l'estensione dell'art.18 e la difesa della scuola pubblica. Inoltre la cittadinanza sarà invitata a firmare l'appello promosso dai Vigili del Fuoco inteso ad impedire la trasformazione del corpo in una forza paramilitare a sostegno di una protezione civile dalla parte dei cittadini.
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