Alle 21.30 al Castello dell’Imperatore sarà proiettato l’ultimo film diretto da Szabo : "A torto o a ragione", al termine del quale il regista incontrerà il pubblico. L’incontro con Szabo è stato organizzato in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna.
Nella Berlino del dopoguerra, le autorità alleate sono impegnate nel processo di denazificazione. Al maggiore americano Arnold toccano le indagini preliminari all'istruzione del processo contro Wilhelm Furtwangler, direttore d'orchestra di fama internazionale e massimo interprete di Beethoven, sospettato di collusioni con Hitler.
Istvan Szabo a ventiquattro anni dirige il suo primo film L’età delle illusioni grazie al quale diventa il punto di riferimento della nuova generazione di cineasti ungheresi degli anni sessanta.
Da quell’ esordio Szabo ha collezionato una serie di film, di premi e riconoscimenti che di diritto l’hanno imposto come una delle voci più autorevoli e talentuose del panorama cinematografico internazionale. Tra i suoi film più noti, premiati e celebrati ricordiamo "Via dei Pompieri 25" (1973), Mephisto (1981), Il Colonnello Redl (1985), Dolce Emma, Cara Bobe (1992). "Tematicamente è vero che il rapporto tra arte e politica ricorre nei miei film ma mentre in Mephisto racconto la storia di un artista, un attore che si crede più bravo dei politici e cerca di sedurli per scoprire alla fine che così non è, in A torto o a ragione mostro un uomo, un artista di fronte alla sua coscienza… deve comprendere dove ha sbagliato e cosa è andato storto.
Mentre giravo questo film ho ritrovato una vecchia foto del vero attore e del vero direttore d’orchestra ritratti insieme in un garden party organizzato da Goebbles e l’ho sempre tenuta con me anche alla fine delle riprese!" racconta lo stesso Szabo.