Sophia Loren, Franco Nero, Gino Paoli, Vittorio Missoni: sono alcuni dei personaggi ad aver confermato la loro presenza al teatro della Pergola di Firenze il 5 luglio in occasione della festa per la consegna del premio Galileo alla carriera al maestro Zubin Mehta nel suo 40mo anniversario del debutto fiorentino.
Dopo il concerto di Robertson e Repin, e al termine delle ultime repliche di “Simon Boccanegra” dirette da Massimo Zanetti, il Maggio si trasferisce in Piazza Santa Croce per la triplice conclusione sotto le stelle.
Tre gli appuntamenti – il 3 luglio con il GALA’ DI DANZA, il 4 con il CONCERTO SINFONICO e il 6 luglio il gran finale con MEHTA -, con un cambiamento “in corsa”: John Mauceri ha dato forfait, e a sostituirlo accorrerà il giovane GEORGE PEHLIVANIAN, già applaudito durante la Stagione. Anche se non ci saranno più le musiche per il film “Cleopatra”, il programma è frizzantissimo: preceduta dalla fiabesca e lussureggiante “Sheherazade” di RIMSKIJ KORSAKOV, dal suggestivo palco di fronte alla facciata della Basilica risuonerà l’America di “WEST SIDE STORY” di BERNSTEIN e l’ “AMERICANO A PARIGI” di GERSHWIN.
E’ nato in Siberia VADIM REPIN, ma è ormai cittadino del mondo e di tutte le principali orchestre e sale da concerto, da quando vinse appena diciassettenne il concorso Reine Elisabeth, che gli aprì le porte di una prodigiosa carriera internazionale: Repin, che suona lo Stradivari “Ruby” del 1708 messogli a disposizione dalla Stradivarius Society di Chicago ed ha già collaborato con tutti i “grandi” del panorama musicale – da Mehta alla Argerich, da Rostropovich a Rattle, da Boulez a Gergiev – è protagonista giovedì 27 giugno al Teatro Comunale dell’ultimo concerto “al chiuso” del 65° Maggio Fiorentino, che vede sul podio dell’Orchestra del Maggio il ritorno di un giovane e valente direttore quale DAVID ROBERTSON.
Repin si presenta con uno dei più amati cavalli di battaglia dei virtuosi dell’archetto, il Concerto per violino e orchestra di CAJKOVSKIJ, tripudio di note romantiche, espressività strumentale e funambolico free climbing sulle corde; Robertson, “Conductor of the year” nel 2000 negli Stati Uniti, attuale Direttore musicale e artistico dell’Orchestra e dell’Auditorium di Lione dopo essere stato alla guida della parigina Ensemble InterContemporain, propone poi una pagina-simbolo di quel Novecento di cui si è fatto convinto alfiere, “Petrouchka”, la marionetta vitalissima inventata da STRAVINSKIJ su ispirazione di Diaghilev.