Una strada e il centro di formazione (Florence Learning Center) di G.E. Power System Oil & Gas da oggi portano il nome di importanti figure dell'industria fiorentina. L'assessore con delega alla toponomastica Eugenio Giani, assieme al collega Simone Tani, ha scoperto la targa della nuova strada di collegamento fra via Salvador Allende e via Perfetti Ricasoli, che da oggi si chiamerà via dei Benini, in omaggio alla famiglia Benini che fondò nel 1842 il Pignone e che lo guidò ininterrottamente fino al secondo dopoguerra.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente della Nuovo Pignone Piero Salvadori e alcuni componenti della famiglia Benini. "Via dei Benini - ha detto l'assessore Giani - nasce da un accordo di programma fra il Comune di Firenze e il Nuovo Pignone. L'intitolazione di questa strada rappresenta un fatto importante e un giusto riconoscimento a coloro, nel 1842 fondarono in riva d'Arno, in via del Pignone, la fonderia del Pignone, appunto. Per lungo tempo infatti la fabbrica era un rilevante punto di riferimento nazionale nella produzione siderurgica, fino alla conversione a quella attuale ed allo spostamento nel quartiere di Rifredi-Firenze Nova.
La strada, fra l'altro, consente aperture agli impianti sportivi che furono inaugurati il 3 giugno dello scorso anno. Questo atto è un fatto significativo che lega ancora di più il Nuovo Pignone, con i suoi stabilimenti e uffici, alla città di Firenze". A seguire si è svolta la di dedica del Centro di Formazione di GE Power Systems Oil & Gas a Pier Luigi Ferrara, presidente di Nuovo Pignone fino all'aprile scorso, ingegnere e artefice del successo dell'azienda dagli anni '60 ad oggi, con l'assessore Giani e il presidente di GE Oil & Gas Claudi Santiago che hanno scoperto la targa all'ingresso del Centro.
"Come Amministrazione Comunale - ha sottolineato l'assessore Giani - abbiamo voluto essere presenti nel modo più formale col gonfalone della città, perché questo Centro, con la sua attività, rappresenta un'opera di interesse generale. Trovo anche molto appropriata la formula per la quale si sia inteso intitolare questa struttura a una persona ancora in vita, come testimonianza tangibile e riconoscimento dopo una vita di lavoro".