FIRENZE- “L’obiettivo di un’economia e di una società avanzata non può essere la crescita quantitativa fine a sé stessa, ma la qualità di vita della popolazione nel suo complesso. Ed è questo il traguardo a cui la giunta regionale tende”. Così l’assessore al bilancio e alla programmazione della Toscana Marco Montemagni, che ieri ha incontrato i lavoratori del Nuovo Pignone. L’occasione era la presentazione della bozza del nuovo piano di sviluppo regionale 2003-2005. Oggi nuova tappa a Palazzo Bastogi per discutere di Prs e sistema agroalimentare di qualità.
“Uno dei punti centrali del nuovo piano di svilluppo – ha sottolineato ieri Montemagni – è il rapporto fra tradizione e innovazione. Il Nuovo Pignone è da questo punto di vista emblematico: è una fabbrica radicata nel tessuto e nella storia di Firenze e della Toscana, con competenze professionali che si sono sviluppate all’interno e all’esterno dell’azienda, su cui si innesta adesso un evidente elemento di innovazione rappresentato da una proprietà e da un management statunitense che porta con sé significativi cambiamenti.
L’azienda rimane locale, ma con una forte proiezione globale: è la medesima sfida a cui è chiamata la regione nel nuovo contesto internazionale”.
“E’ importante l’industria ma è importante anche ol mondo dell’agricoltura, del sistema agroalimentare e della pesca nell’impianto strategico del nuovo Prs – ha concluso oggi l’assessore Montemagni – Nell’ultimo quinquennio il peso della Toscana nell’export agroalimentare italiano è passato dal 5 al 7 per cento, ma ancora più significativa è stata l’affermazione a livello qualitativo.
E’ un sistema che riesce a coniugare capacità competitiva, rispetto delle tradizioni e della qualità del “vivere bene in Toscana”, capace però di interconnettersi anche con l’area del turismo e del tempo libero con nuove professionalità e nuove leve di occupazione giovanile. Un modello che si sta evolvendo e a cui la Regione guarda con molto interesse”.