MONTEPULCIANO (SI)- Il presidio “Ospedali riuniti della Val di Chiana senese” della Asl 7 di Siena ha ottenuto dall'Unicef - Organizzazione mondiale della sanità il riconoscimento di ospedale “Amico dei bambini”. La consegna del premio è stata fatta questa mattina da Antonio Sclavi, vice presidente nazionale Unicef, presso lo stesso presidio che è situato a Nottola, nel comune di Montepulciano. Quello di oggi è il secondo riconoscimento che il monoblocco - inaugurato nemmeno un anno e mezzo fa - riesce ad ottenere.
E' stato infatti proclamato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, l'ospedale più sicuro d'Italia. "E' uno dei migliori esempi - commenta l'assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi - del riformismo toscano in sanità. E' la dimostrazione che la scelta compiuta è stata giusta: questo monoblocco nasce dalla chiusura di sei ospedali più piccoli e testimonia la nostra volontà di attivare strutture di qualità anche nelle aree meno urbanizzate. L'eccellenza all'interno del nostro sistema sanitario, che abbiamo voluto a rete e diffuso sul territorio, passa anche da Nottola".
E i primati di questa struttura, giovane ma già pluripremiata, sono numerosi: dal completo cablaggio, all'alta tecnologia, dalla rapidità dei tempi di costruzione (5 anni contro una media nazionale di 14), al titolo di ospedale più sicuro e accogliente d'Italia, ottenuto dopo una ricognizione fatta dal Tribunale per i diritti del malato in 50 ospedali italiani. Il presidio della Val di Chiana senese ha ottenuto 100 su 100 per 8 parametri: strutture comuni (assenza di barriere architettoniche, chiazze d'acqua, letti aggiunti, malati in barella); pronto soccorso (camera calda, sala d'attesa, presenza di malati in piedi); impianti elettrici (fili scoperti, interruzioni d'energia, rilevi dei Nas o della magistratura); prevenzione incendi; impianti idrici; comportamenti (vie di fuga libere, rifiuti e biancheria abbandonata per oltre 30 minuti, ostruzioni griglie in sale operatorie); informazione; gestione delle tecnologie.
Un punto meno del massimo 99/100 per due soli parametri: edifici e vigilanza. Il riconoscimento internazionale di ospedale “Amico dei bambini” viene assegnato invece a chi rispetta dieci parametri fissati dall'Unicef e accoglie nel miglior modo possibile i bambini, diventando un centro di promozione dell’allattamento al seno. Le norme prevedono un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere al personale sanitario e la sua completa attuazione, che le donne in gravidanza siano informate dei vantaggi dell'allattamento al seno, che le madri siano aiutate ad allattare al seno già mezz'ora dopo il parto, la non somministrazione di alimenti diversi dal latte materno, la sistemazione del neonato insieme alla mamma 24 ore su 24 e la creazione di gruppi di sostegno.
“Ad un anno dalla sua apertura – commenta Roberto Malucelli, direttore generale dell’Asl 7 di Siena – il presidio della Val di Chiana è già al suo secondo riconoscimento. Dopo essere stato dichiarato da Cittadinanzattiva il primo ospedale in Italia per accoglienza e sicurezza, adesso sono l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ad insignirlo sempre per qualità dell’organizzazione e di protocolli e procedure certificati, del titolo di “Ospedale amico dei bambini”. Un riconoscimento che fa onore all’Azienda Asl7 di Siena e allo staff guidato dal dottor Igino Giani”.
Il presidio “Ospedali riuniti della Val di Chiana senese” è stato inaugurato il 14 gennaio dello scorso anno.
Situato a Nottola, nel comune di Montepulciano, è costato circa 100 miliardi di lire ed i lavori per la sua realizzazione sono durati cinque anni, contro una media nazionale di quattordici.
Costruito all’interno di un’area in aperta campagna di circa 13 ettari, occupa una superficie di 65.000 metri quadrati.
Il nuovo monoblocco sostituisce sei vecchi e picoli ospedali: Torrita, Chiusi, Chianciano, Montepulciano, Sinalunga e Sarteano.
La sua localizzazione è frutto di uno studio che ha individuato l’area come baricentrica rispetto alla popolazione di riferimento (di poco superiore ai 61.000 abitanti) e ad un vasto territorio (861 km quadrati) caratterizzato da zone collinari e montane, uno di quelli a più basso indice di densità abitativa dell’intera regione.
La struttura si articola su sette piani, due dei quali interrati.
Sotto il suolo sono collocati un parcheggio da quasi 600 posti, i magazzini, le centrali tecnologiche, l’economato e la farmacia.
E’ completamente cablato ed è uno tra quelli a più alto livello tecnologico esistenti in Toscana. Al piano terra sono collocati l’accoglienza, gli sportelli amministrativi, la cappella, la mensa, il bar, lo sportello bancario e il poliambulatorio per le visite specialistiche.
Seguono due piani destinati alle degenze, per complessivi 243 posti letto.
All’ultimo piano troveranno spazio i servizi teritoriali di hospice, il day hospital oncologico, l’ospedale di comunità e i 16 posti letto per la riabilitazione extraospedaliera in regime diurno.
I posti letto totali sono quindi 326, così suddivisi: 243 per le degenze, 14 per day hospital e dialisi, 12 per i familiari dei pazienti, 57 per il presidio polifunzionale territoriale.
Vi lavorano circa 460 persone tra medici, infermieri, tecnici, personale amministrativo e ausiliari.
L’affluenza media giornaliera è di circa 1.000 persone.
L’ospedale di Nottola è stato giudicato il più sicuro e accogliente d’Italia in seguito ad un’indagine svolta dal Tribunale per i diritti dei malati-Cittadinanza attiva su 50 presidi in tutta la penisola, riportando la votazione di 99 su 100.