Scandicci – Mentre continua fino al 2 giugno la mostra collettiva di quattro artisti della Tinaia, domani sabato 25 maggio alle ore 18.30, nel Chiostro della Abbazia di Settimo l’appuntamento è con Massimiliano Larocca che terrà il suo concerto/reading di poesie tratte dai Canti Orfici di Dino Campana. L’iniziativa fa parte del programma Arte LiberaMente organizzato dal Comune di Scandicci.
Massimiliano Larocca canta Dino Campana
Concerto-reading di poesie tratte dai "Canti orfici"
Il progetto “Massimiliano Larocca canta Dino Campana” nasce all'interno del laboratorio teatrale di poesia della compagnia CHILLE DELLA BALANZA, nei locali dell'ex città manicomio di San Salvi in Firenze.
E' nel novembre 2000 che Massimiliano Larocca inizia a frequentare il laboratorio di poesia di Claudio Ascoli, regista dei CHILLE, incentrato sull'opera del poeta di Marradi. Ha così inizio un lungo percorso critico ed espressivo intorno alle poesie di Campana che porta Larocca a cercare un connubio tra la propria sensibilità musicale ed i versi del poeta. I risultati non tardano ad arrivare: nasce, lentamente, una magica alchimia tra musica e poesia che finisce per accostare la visionarietà dei versi campaniani alle classiche strutture della canzone d'autore.
Nel giugno 2001 Larocca realizza quindi un CD interamente autoprodotto, contenente otto celebri poesie tratte dai "Canti orfici" trasformate in autentiche canzoni. Possiamo così ascoltare "La petite promenade du poète" interpretata come un canto da osteria oppure frammenti di "Genova", capolavoro campaniano, resi ballata epica e crepuscolare. Un disco, questo, realizzato seguendo modalità di produzione volutamente "naif", in piena continuità con lo spirito campaniano. Lo spettacolo in questione ruota dunque attorno a queste canzoni, affiancate dalle letture di quattro giovani attrici del laboratorio dei CHILLE: Barbara Gigli, Ilaria Nardello, Francesca Nannelli, Claudia Roselli.
Il mix di parole e musiche, di voci e immagini, dà vita ad uno spettacolo di ampio respiro, che trascina lo spettatore nel cuore dell'universo emotivo del poeta di Marradi. Un viaggio di poesia e canzone, dunque, ma anche un percorso didattico per riscoprire e rivalutare uno dei più grandi autori italiani del Novecento. Lo spettacolo si avvale, oltre che della collaborazione delle quattro attrici menzionate, anche dell'apporto musicale di Duccio Pieri al pianoforte, di Giovanni Falorni alle chitarre e di Betty Cardelli ai flauti: tre musicisti con una buona esperienza e ben stimati nell'area fiorentina.