Un numero per dire no alla mafia in occasione del decimo anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) nella quale persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. L'iniziativa è stata lanciata questa mattina in Palazzo Vecchio dal vicesindaco Giuseppe Matulli, dal presidente del quartiere 2 Andrea Aiazzi e dalla presidente della commissione politiche giovanili Maria Federica Giuliani L'obiettivo del progetto, realizzabile grazie alla collaborazione con Tim e il patrocinio della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone è quello di non dimenticare questi uomini e donne che hanno dedicato lo loro esistenza ai valori di democrazia, giustizia e legalità non venga dimenticata.
"23 maggio 1992 - 23 maggio 2002 - Ricordare Giovanni Falcone: 10, 100, 1000 messaggi per dire no alla mafia". I messaggi sono gli sms che specialmente i giovani sono ormai abituati a lanciarsi quotidianamente sui telefonini. E' proprio a loro, a partire dai 12 per finire ai 25 anni, che si rivolge il Quartiere, chiedendoli di inviare al n. 338-4118311 messaggi che dovranno contenere pensieri, riflessioni, appelli e altro che testimonino comunque un impegno contro la mafia. " E' importante - ha sottolineato il vicesindaco Giuseppe Matulli- che un'iniziativa del genere venga presa dentro le istituzioni rappresentata in questo caso dalla commissione politiche giovanili.
Giovanni Falcone era infatti un uomo delle istituzioni che dentro le istituzioni lavorava: un fatto significativo ed emblematico".La partecipazione può essere singola o di gruppo. Gli sms inviati entro il 30 giugno 2002 verranno selezionati e pubblicati in un volumetto curato dal comune di Firenze, che sarà presentato al pubblico a settembre durante una festa che si terrà presso lo spazio giovani C.U.R.E.. E' un'atto di forte significato civile quello che il Quartiere si aspetta dai giovani non solo di Campo di Marte ma di tutta la città.
Poche parole su un telefonino per dimostrare che le idee e le tensioni morali di alcune persone che non ci sono più, continuano a camminare sulle gambe di altri, giovani e giovanissimi, uomini e donne.
«A dieci anni dalla strage mafiosa di Capaci rimangono attuali e sempre più vivi gli insegnamenti e l'impegno morale e civile di Giovanni Falcone».
E' quanto ha dichiarato il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante secondo il quale «tutti quanti, rappresentanti istituzionali, cittadini devono tenere alta la tensione morale e civile, impegnandosi a sostenere a vari livelli la lotta alla mafia».