«Le alzate di scudi contro la modifica al progetto del by-pass del Galluzzo sono talmente fuorvianti da far pensare a una non conoscenza della modifica proposta o a un certo grado di malafede. Gli ambientalisti e i Verdi non si sono espressi contro il progetto del by-pass del Galluzzo, senz'altro opportuno per ridurre per ridurre il transito di auto e mezzi pesanti attraverso il centro del Galluzzo stesso». Questo il giudizio di Alessio Papini, capogruppo Verdi in Palazzo Vecchio. «La modifica del progetto chiesta - ha sottolineato Papini - propone di allungare di alcune centinaia di metri il percorso in galleria e di attraversare la Greve in un punto più stretto e meno impattante rispetto al tracciato attuale collegandosi sempre su via delle Bagnese, come il tracciato attuale.
Nessun sconvolgimento dunque». «E' importante notare - ha concluso il capogruppo dei Verdi - che le conseguenze della costruzione del bypass modificheranno per sempre un paesaggio secolare e dotato di grande importanza per la memoria dei luoghi. I nostri figli e nipoti vedranno per sempre modificata la situazione attuale e quindi è giusto cercare di valutare bene come ridurre l'impatto paesaggistico e ambientale. Firenze non è Pittsburgh o la Ruhr e non dobbiamo dimenticarlo. Tale modifica permetterebbe di andare incontro alle prescrizioni del Ministero dell'Ambiente e della Soprintendenza, prescrizioni che esporrebbero il tracciato attuale a possibili rischi di ricorsi e quindi ritardi sui tempi di costruzione».